Notiziario di Giovedì 19 Giugno 2008
L’angelo custode ha i panni di un agente di polizia penitenziaria in servizio al carcere di Agrigento. L’eroe si chiama Benedetto Pirri, 47 anni, nativo di Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, ma da anni residente in città. E’ lui che ieri pomeriggio, rischiando la vita, ha salvato da sicuro annegamento due ragazzini. Teatro: la spiaggia delle Dune, all’altezza dello stabilimento Nettuno. L’uomo è in compagnia della figlia che fa il bagno in un tratto di mare sicuro. All’improvviso, a catturare la sua attenzione, sono alcune grida provenienti dal mare. Grida disperate di aiuto. Inizialmente pensa ad uno scherzo. Ma quelle grida si fanno sempre più insistenti. Pirri si accorge che due ragazzini sono in difficoltà. Si getta in mare, sostenuto da una notevole forza di istinto, assieme ad un altro bagnante, nonostante le forti correnti. Raggiunge i due che non riescono più a stare a galla. Prende i ragazzini per le spalle, dando loro una forte spinta e passarli all’altro bagnante, in una sorta di catena umana. Portati in salvo i due ragazzi, il poliziotto penitenziario però ha difficoltà a rientrare. La corrente del mare lo porta sempre più al largo. Ho visto letteralmente la morte in faccia, ci ha detto. Per fortuna raggiunge gli scogli e, riprese le forze, riesce a rientrare in spiaggia. Un pomeriggio tutto da ricordare e da dimenticare allo stesso tempo per Benedetto Pirri che con generoso slancio e sprezzo del pericolo, non ha esitato a gettarsi nel mare agitato per salvare due piccoli bagnanti. Per lui solo un forte spavento. E il fatto di ieri, per un singolare gioco del destino, è avvenuto lo stesso giorno, 18 giugno, della tragedia di Cannatello del 2003. Allora l’eroe tunisino, Habid, perse la vita per salvare da sicuro annegamento due bambini e due donne. Non ce la fece, purtroppo, Manuel Spataro, sette anni, inghiottito dal mare.