Notiziario di Venerdì 18 Aprile 2008
Arrivò nel periodo più caldo, e non solo dal punto di vista climatico. Era il 30 agosto del 1999 quando Ignazio De Francisci si insediò al vertice della Procura della Repubblica di Agrigento a sostituire Giovanni Miccichè, traferito al Tribunale di Nicosia. Un ufficio in quel momento al centro di scontri e polemiche per gli strascichi del caso Fiorentini, la soprintendente messa agli arresti domiciliari per 18 giorni e successivamente scagionata da ogni accusa. Un caso politico – giudiziario che avvelenò Agrigento. De Francisci arrivò ad Agrigento, per il suo primo incarico di Procuratore, con un curriculum di tutto rispetto. Nel suo palmares l’aver fatto parte dello storico pool antimafia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che De Francisci ha sempre considerato suoi maestri di vita e di lavoro. Il Csm lo preferì a Vittorio Lo Presti, anch’egli in corsa per la poltrona di Procuratore, all’epoca giudice al Tribunale di Agrigento. Adesso, quasi nove anni dopo, De Francisci si avvia a lasciare l’ufficio di via Mazzini. Per lui si prospetta il ritorno alla Procura di Palermo, ma stavolta con un ruolo di vertice, quello di Procuratore aggiunto. La proposta di inserirlo tra i "vice" del procuratore Francesco Messineo è stata fatta all'unanimità dalla Commissione per gli incarichi direttivi del Csm. Un consenso che fa ritenere scontata la sua nomina da parte del plenum di Palazzo dei marescialli. In magistratura dal 1977, De Francisci ha 56 anni, e ha lavorato quasi sempre a Palermo, dove oltre che sostituto procuratore e componente della Direzione distrettuale antimafia, è stato anche giudice e magistrato di sorveglianza. Di recente il Csm gli aveva offerto un'altra poltrona da procuratore, a capo dell'ufficio requirente di Ragusa, ma il magistrato, prima della ratifica da parte del plenum, aveva revocato la domanda. Dunque, lascia Agrigento dopo nove anni. Numerosi i successi investigativi raggiunti sul fronte della lotta alla criminalità semplice ed organizzata, ai reati contro la pubblica amministrazione e altro. Al suo posto quasi certamente arriverà Renato Di Natale, procuratore di Caltanissetta.