Notiziario di Giovedì 13 Ottobre 2005
Poche settimane fa, alla ripresa dell’attività politica dopo la pausa estiva, aveva dettato tempi e modi per proseguire senza intoppi l’ultimo scorcio di legislatura. E aveva chiesto alla maggioranza di stringersi attorno ad alcune priorità del suo programma. A distanza di poco tempo, però, Totò Cuffaro, presidente della Regione, è costretto a prendere atto del fallimento dei suoi propositi. L'accantonamento del disegno di legge di riforma degli appalti e le polemiche nella maggioranza per le continue sospensioni dei lavori d’aula, a causa delle troppe assenze, hanno fatto infuriare Cuffaro che, da Bruxelles, ha minacciato di dimettersi. Non ho alcuna intenzione né voglia di rassegnare anzitempo il mandato che mi hanno conferito i siciliani nel 2001, ha detto, ma è pur vero che se il Parlamento non dovesse discutere e approvare i disegni di legge, concordati in conferenza dei capigruppo e calendarizzati per l'aula, allora sarebbe meglio per tutti non perdere altro tempo e andare subito alle urne. Parole chiare, quelle di Cuffaro, che, da parte sua, ha accantonato l’ipotesi di elezioni anticipate, dopo il ferreo no di Forza Italia che ieri, riunendo il proprio gruppo all’Ars, ha indicato nella riforma dell’urbanistica, nella legge sugli appalti e nella legge di riapertura dei termini del condono edilizio le priorità dell’aula. Nel centro sinistra, invece, i riflettori sono sempre puntati sulla scelta del candidato alla presidenza. Oggi Nuccio Cusumano, vice segretario nazionale dell’Udeur, lancia quella di Enzo Bianco. Dopo i ritiri di D'Antoni e Pippo Baudo, sostiene, è la migliore tra le candidature possibili per le sue comprovate qualità politiche ed umane. Per Cusumano la scelta Bianco farà da collante tra le varie anime dell’Unione e riuscirà a coinvolgere ampi settori del mondo civile, imprenditoria, sindacato, università, cultura, commercio.