Notiziario di Sabato 26 Gennaio 2008
Clamorosa denuncia di Lillo Miccichè: "centinaia di cartelle Ici non sono pazze, ma false. L'Inpa chiede il pagamento dell'Ici a quei cittadini che non sono più proprietari perché le loro case sono state distrutte dalla frana del 1966 o espropriate o cedute in proprietà al Comune. Lo scorso mese di giugno, quando ancora rivestivo, per breve tempo, la carica di assessore nella giunta Zambuto, dice ancora Miccichè, alla presenza di Crocetta Maida, direttore di Ragioneria, e di Calogero Fiorello, funzionario responsabile dell'Inpa spa, ho fatto verbalmente rilevare che fra le richieste di pagamento che ci si apprestava ad inviare ai cittadini, vi erano centinaia di crediti inesistenti - per dirla breve falsi - causati dai frettolosi accertamenti catastali di immobili a carico di ignari cittadini (alcuni anziani cittadini mi hanno riferito di aver pagato senza capire se si trattasse di Ici o di Tarsu), l'Inpa sostiene invece che si è trattato solo di omessa dichiarazione Ici da parte di proprietari di immobili. In realtà, sia per il carente sistema di accertamento adottato dell'Inpa, che per grave responsabilità del Comune, non ci si è accorti che centinaia di case non esistono più perché demolite o rese inagibili a seguito dell'evento franoso del 19 luglio 1966, o meglio ancora passate nella disponibilità patrimoniale del comune di Agrigento in base alla legge n. 283 del 1974 e successive modifiche ed integrazioni.