Notiziario di Sabato 26 Gennaio 2008

Lentezze nei processi, sia civile sia penale, legate alla carenza di organico e all'insufficienza di fondi e strutture a fronte di una diffusione di reati che non accenna a diminuire. E' la fotografia della giustizia del presidente della Corte d'appello di Catania, Guido Marletta, nel discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario del distretto che comprende anche i distretti di Siracusa, Caltagirone, Ragusa e Modica. "Profilera in particolare - sottolinea il magistrato nella relazione - l'attività estorsiva a imprenditori e commercianti, in relazione alla quale va apprezzato il lodevole sforzo delle associazioni antiracket che ha portato di recente ad alcune operazioni delle forze dell'ordine di notevole rilevanza". Il presidente Marletta segnala anche "la pesante influenza della criminalità organizzata nell'illecita acquisizione di appalti pubblici" e "l'aumento del traffico di sostanze stupefacenti, ed in particolare di droghe 'pesanti'". Sotto la lente di ingrandimento anche la criminalità minorile, che a Catania ha un tasso elevato che colloca la città tra le prime in Italia: sono 128 gli arresti eseguiti, a fronte dei 163 dell'intero distretto, e la maggior parte degli indagati, anche questa volta, arriva dai rioni disagiati del capoluogo etneo. La relazione evidenzia anche l'evidente aumento del contenzioso nel settore del lavoro con 4.899 cause pendenti a fronte delle 4.342 dello scorso anno. Anche in questo caso il presidente Marletta sottolinea "l'assoluta inadeguatezza del numero di magistrati addetti alla trattazione della materia". Infine il presidente Marletta rileva come "anche quest'anno non sarà rispettata la data di consegna della sede giudiziaria da allestire nell'ex palazzo della poste di viale Africa" che il Comune aveva previsto per il prossimo aprile.
Il traffico della droga torna a essere il grande affare di Cosa nostra. Lo ha detto il procuratore generale di Palermo, Salvatore Celesti, all' inaugurazione dell'anno giudiziario. Celesti ha ricordato i risultati di alcune operazioni antidroga dalle quali emerge soprattutto una forte ripresa dell'importazione di cocaina dalla Colombia e da altri paesi sudamericani. Il più grande sequestro di droga, ha ricordato, è stato compiuto nel luglio del 2006: oltre 500 chilogrammi di cocaina per un valore commerciale di oltre 250 milioni di euro. Resta ancora alto, malgrado i risultati investigativi e la diffusa ribellione degli imprenditori e della società civile, il livello di reati come estorsione, danneggiamento e usura. E' il segno, a giudizio del pg, di un forte condizionamento mafioso del sistema economico e produttivo siciliano.

• Notiziario
• Speciali

• La Nostra Storia
• Frequenze e Copertura
• Recapiti
• Pubblicità