Notiziario di Martedì 29 Agosto 2006
Cerimonie oggi a Palermo in ricordo del 15.esimo anniversario dell’uccisione per mano mafiosa dell’imprenditore Libero Grassi, che pagò con la vita le sue coraggiose denunce contro il racket del pizzo. Ad ucciderlo sotto casa, in via Alfieri, a Palermo, il rampollo di una delle famiglie mafiose più violente e criminali, Salvatore Madonia, cje gli puntò la pistola alla testa e fece fuoco appoggiato da un complice che poi collaborò con la giustizia e fece chiarezza su uno degli omicidi più dirompenti avvenuti in Italia. Madonia non ebbe il coraggio di guardarlo negli occhi, Madonia, e gli sparò alle spalle. Una cerimonia si è svolta in via Alfieri, alla presenza tra gli altri della vedova, Pina Maisano, i figli Davide e Alice, con le famiglie, il prefetto Giosué Marino, il sindaco, il presidente della Provincia, l'assessore regionale al Turismo, diversi politici e magistrati, il commissario nazionale antiracket Raffaele Lauro, un gruppo di giovani di Addio Pizzo. Assente la "città", che sembra aver dimenticato uno degli uomini più importanti nella storia del movimento antimafia in Sicilia.