Notiziario di Martedì 29 Agosto 2006
E negli ambienti politici di Agrigento, soprattutto del centro destra, tengono banco le dimissioni di Massimo Muglia. Dimissioni con tanto di polemiche e di accuse nei confronti di alcuni esponenti e partiti del centro destra. E oggi a Muglia, che ricordiamo è anche presidente provinciale dell’Udc di Agrigento, replica il consigliere comunale di Forza Italia, Lello Casesa. Seguiamo.
Non era un siluro contro Aldo Piazza. La sortita post ferragostana di Lello Casesa, consigliere comunale di Forza Italia: dimettiamoci tutti se non saranno rispettati gli impegni con i cittadini sul fronte del caro bollette dei rifiuti, non era diretta al sindaco, ma aveva come unico obiettivo il presidente dell’Ato Gesa Ag2, Massimo Muglia, prima autosospesosi e poi dimessosi dalla carica. Ha abbandonato la nave quando stava per affondare, è l’affondo di Casesa, le cui precisazioni non fanno che accentuare lo scontro in atto, a più livelli, tra Forza Italia e Udc. Ricordo a Muglia, tuona Casesa, che è anche presidente provinciale del partito di maggioranza al governo della Sicilia e dunque non può salvarsi dalla tempesta lagnandosi contro i partiti che non hanno ancora provveduto al rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Ato. Ma Casesa riserva anche qualche frecciatina al presidente del consiglio comunale Giovanni Di Maida, col quale in passato ha avuto modo di polemizzare e di scontrarsi. Di Maida nei giorni scorsi ha accusato apertamente il sindaco Aldo Piazza di essere l’unico responsabile di tutta la vicenda del caro rifiuti, non avendo mantenuto l’impegno di inserire in Bilancio una somma a garanzia dell'accordo siglato con i sindacati e con la Chiesa, caricando tutto il peso della vicenda sull’Ato e su Muglia in particolare. Parole che mi sorprendono, sottolinea Casesa, in quanto il ruolo istituzionale di Di Maida imporrebbe moderazione ed equilibrio. Ed invece anche lui, dirigente dell’Udc, partecipa al gioco al massacro contro Piazza trovando sponda in posizioni estremiste isolate dentro il centro sinistra. Oggi è facile e semplice liberarsi di Piazza e progetta il futuro governo con trucchi politici trasversali ed ambigui. Casesa si dice sicuro che Piazza manterrà gli impegni assunti con i cittadini individuando le somme necessarie alla soluzione del problema del caro bollette, caricato sui cittadini. In caso contrario e solo in quel caso, conclude, sarebbe meglio andare tutti a casa.