Notiziario di Giovedì 27 Aprile 2006
Gli alunni della scuola elementare Falcone - Borsellino di Porto Empedocle sono stati ricevuti questa mattina dal commissario straordinario del comune, Antonino La Mattina. I ragazzi hanno manifestato grande interesse per il funzionamento della vita amministrativa del comune ed hanno posto una serie di domande al commissario. Ieri lo stesso commissario aveva presieduto alla cerimonia di scopertura del quadro raffigurante l'ex deputato Giuseppe Sinesio, deceduto nel 2002, e per anni sindaco di Porto Empedocle. Vediamo.
Si è conclusa ieri quella che nel tempo stava per diventare una questione tanto spinosa quanto paradossale. Il Commissario straordinario del comune di Porto Empedocle, Antonino La Mattina, nel corso di una cerimonia ha presentato alla cittadinanza il quadro dell’Onorevole Giuseppe Sinesio nella cosiddetta "sala dei ritratti" una stanza del comune cioè sulle cui pareti sono affissi i dipinti di tutti gli amministratori passati di Porto Empedocle. Ed il problema, almeno sino a ieri era: com’è possibile che un uomo così importante come Giuseppe Sinesio, sindaco della cittadina marinara per venti anni, e che al paese ha dato tanto, non avesse ancora un suo ritratto nella sala peraltro voluta da lui stesso durante il periodo della sua amministrazione. Problema finalmente risolto come detto. Davvero difficile ieri muoversi nella stanza empedoclina, piena di gente che lo ricorda ancora con affetto e che deve tanto all’Onorevole. D’altronde come si può dimenticare un uomo, Deputato per ben otto legislature, che a Porto Empedocle ha portato, fra le altre cose, la centrale elettrica, la Montedison, e la cementeria, consentendo così, come ha sottolineato il Commissario La Mattina, a parecchi padri di famiglia di ritornare a casa con un salario in tasca ed un sorriso sulla faccia. Presenti, fra gli altri, il figlio Pippo e la moglie, donna Carmela, per la quale l’Arciprete, Don Angelo Brancato, ha speso importanti parole, ricordando il suo ruolo fondamentale al fianco della grande figura. Un lungo applauso ha accolto il dipinto, frutto del pennello del pittore Favarese Carmelo Vaccaro, quando è stato tolto il drappo che lo nascondeva. La cerimonia è continuata tra i ricordi dei presenti ed i rimpianti per non averlo più tra di noi.