Notiziario di Mercoledì 8 Febbraio 2006
Sabato prossimo le porte di Montecitorio e Palazzo Madama chiuderanno per dare ufficialmente il via ad una campagna elettorale che comunque , per chi non se ne fosse accorto, è iniziata da un po di tempo a colpi di martello fra i due opposti schieramenti. Un clima già rovente e abbastanza vulcanico che ci accompagnerà fino al 9 aprile quando saremo chiamati ad usare il più importante strumento democratico di giudizio e cioè il voto. Partiti in ebollizione in questo periodo per mettere a punto le migliori strategie da adottare: ricerca di accordi tecnici elettorali per le forze politiche minori con lo scopo di superare gli sbarramenti previsti dalla nuova legge elettorale e garantirsi una loro rappresentanza parlamentare. Mpa e Lega nord si presenteranno sotto lo stesso simbolo così come Nuovo PSI, Dc di Rotondi e Nuova Sicilia mentre sembra che il PRI possa avere propri candidati nelle liste di Forza Italia. Anche i partiti della destra storica : Alternativa sociale ed MSI Fiamma Tricolore potrebbero allearsi all’interno della Casa delle libertà. Nell’Unione, i socialisti di Bobo Craxi, una volta fallita l'unità con lo SDI che va a braccetto con radicali e liberali, hanno consolidato i contatti con l’UDEUR. Non hanno ovviamente di questi problemi i partiti maggiori delle due coalizioni anche se dalla base arriva la sollecitazione a rinnovare gli scranni delle due camere. An, Forza Italia, Udc e gli stessi democratici di sinistra stanno vagliando l’ipotesi di non candidare in Sicilia chi ha già alle spalle tre legislature, ammettendo comunque delle deroghe relative a determinate situazioni. Anche sulle quote rosa il dibattito interno è aperto. Tutti o quasi si sono detti favorevoli ad inserire nelle liste un congruo numero di candidati donne: il problema però non riguarda la presenza ma la collocazione in lista, un problema superato dall’UDC che Nel corso dell’ultima direzione nazionale avrebbe deciso di candidare le donne in posizione utile per essere elette. Ma la di là del rinnovamento e delle quote rosa, sicuramente c’è chi teme, soprattutto nel centrodestra , che il biglietto per la Sicilia sarà di solo ritorno.