Notiziario di Sabato 4 Novembre 2006
Appalto revocato, a Gela, ad una impresa di Licata ritenuta controllata da soggetti vicini a Cosa Nostra. La decisione è stata assunta dal sindaco Rosario Crocetta e dalla Giunta, in attuazione dei protocolli di legalità e dei provvedimenti che hanno fatto da rete per impedire le infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici del comune. La ditta licatese si era aggiudicata i lavori di riqualificazione urbana del quartiere Settefarine, per un importo di un milione e 200 mila euro. L'informativa antimafia, rilasciata dalla prefettura di Agrigento, ha permesso di accertare che i suoi proprietari, l'amministratore unico e il responsabile tecnico sono collegati, per parentela o per interessi economici, a un imprenditore licatese, Giuseppe Stracuzzi, di 68 anni, sorvegliato speciale, già arrestato nel 2005 per associazione mafiosa, e con precedenti per tentato omicidio, porto abusivo di arma, violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Sarebbe lui a controllare le ditte dei propri figli e di uno dei generi, che risulta proprietario del 98 per cento di quell'impresa a cui, come detto, il sindaco di Gela ha revocato l'appalto.