Notiziario di Sabato 9 Settembre 2006
Nuovamente dissequestrata villa Aiazzi, riconducibile all’ex sindaco e senatore di Agrigento, Calogero Sodano, condannato, assieme ad altri imputati, con sentenza emessa il mese scorso dai giudici del tribunale, al termine del processo per abusivismo edilizio, scaturito da una denuncia di Legambiente. La decisione è stata adottata dal Tribunale del Riesame, presieduto da Luigi Patronaggio, che ha accolto il ricorso presentato dai legali del senatore contro la decisione della Procura di Agrigento di apporre i sigilli all’immobile, dopo che il Tribunale aveva deciso di restituirlo alla famiglia Aiazzi, in attesa che il comune avvii le procedure di demolizione. Nel corso dell’udienza, la pubblica accusa aveva chiesto la conferma della misura cautelativa del sequestro, riconducibile ad una niova inchiesta aperta sulla vicenda. Sodano e i suoi legali hanno sempre parlato di provvedimento abnorme e illegittimo. Ieri la decisione del Tribunale del Riesame che, come detto, ha dissequestrato la villa. Una goccia di giustizia, è stato il commento del senatore Sodano.
E sulla vicenda del dissequestro della villa Aiazzi interviene con una nota anche Legambiente. Rispettiamo la decisione del tribunale del riesame, presa per ragioni squisitamente tecniche, si legge, ma un dato è certo e va ribadito: per le leggi dello stato italiano quella villa deve essere demolita al più presto dal comune e non deve essere abitata da coloro che hanno violato la legge. Per Legambiente, inoltre, costituisce un pessimo esempio per tutti ed un incentivo all’abusivismo il fatto che malgrado la sentenza di condanna Sodano possa abitare quella villa, offendendo la coscienza di una intera collettività.