Notiziario di Giovedì 17 Agosto 2006
Nell’arcipelago dell’immigrazione clandestina si celano storie di abbandoni, fughe e drammi familiari. Storie, a volte, a lieto fine. Come quella che ha per protagonista una donna eritrea che nel giugno scorso aveva affidato ad una coppia di connazionali il proprio figlioletto di appena due mesi per uno dei tanti viaggi della speranza concluso con lo sbarco a Lampedusa. E ieri sera è toccata proprio a lei, alla mamma, approdare sull’isola. La donna faceva parte di un gruppo di 30 immigrati che a bordo di una piccola imbarcazione ha attraversato la cosiddetta porta dell’Europa, potendo finalmente riabbracciare il proprio figlioletto. Seguiamo.