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Dissalatore. Oggi la posa della prima pietra.
Notiziario di Venerdì 3 Febbraio 2006

La prima pietra è stata posta. Adesso si attende la realizzazione dell'opera. Se non ci saranno intoppi, insomma, Agrigento, nel giro di sei mesi, avrà il dissalatore da 100 litri d'acqua al secondo. Oggi nell'ex area industriale di Porto Empedocle c'è stata una cerimonia per l'avvio del cantiere relativo alle opere civili, propedeutiche alla realizzazione del dissalatore. Presente anche il governatore Cuffaro, il sindaco Piazza e esponenti politici della Casa delle Libertà. Dall'Ulivo arriva una sonora bocciatura politica e tecnica al dissalatore. I nostri servizi.
Dissalatore di Agrigento avanti tutta. Stamani nella zona Asi di porto Empedocle sono stati inaugurati i lavori di realizzazione delle opere civili propedeutiche alla costruzione dell'impianto. Si tratta di una serie di infrastrutture necessarie al suo funzionamento. In questa prima fase saranno realizzati una condotta sottomarina, una stazione di pre trattamento per filtrazione iniziale, le opere per la restituzione a mare della salamoia, un impianto di pompaggio dell’acqua dissalata e una condotta che collegherà l’impianto al partitore di Villaseta.
Durata dei lavori6 mesi. Il dissalatore avrà una porta di 100 litri al secondo destinati esclusivamente alla città dei templi.
I lavori finanziati dal commissario per l’emergenza idrica, Toto Cuffaro ammontano a 3, 5 milioni di euro e saranno realizzati dal Genio Civile.
Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il presidente della Regione, il sindaco Aldo Piazza e tutta la deputazione nazionale e regionale.
Nel 1995 un gruppo di giovani politici, tra cui l'attuale sindaco Aldo Piazza e l'attuale deputato nazionale azzurro, Angelino Alfano, a seguito di una delle gravi crisi idriche che colpì la città dei templi, decisero di passare all'attacco con una serie di iniziative atte a realizzare un dissalatore che servisse soltanto la città capoluogo. Vennero anche raccolte centinaia e centinaia di firme. Da allora sono trascorsi ben undici anni e soltanto questa mattina, è stata posta la prima pietra per la costruzione della nuova struttura che dovrebbe eliminare definitivamente il problema idrico.
Ma non sono tutte rose e fiori. Dopo la polemica scaturita dall'attacco di Legambiente, che si è detto subito contraria perché il dissalatore comporterà una maggiorazione dei costi, in particolare per la gestione, stamani sono intervenuti anche i consiglieri comunali dell'Ulivo, Hamel, Lauricella e Licata. Il sindaco Piazza, nei mesi scorsi, ha sottoscritto con la Regione e con una società privata, la convenzione per la realizzazione del dissalatore ad Agrigento, si legge in una nota stampa, e il Governo ha concesso un finanziamento per la realizzazione delle opere edili connesse alla realizzazione del dissalatore. Dalla convenzione stipulata emerge, continuano i tre consiglieri dell'Ulivo, che la costruizione della struttura costerà 14 milioni di euro e i cittadini di Agrigento dovranno pagare nove milioni di euro in tre anni. Il Comune inoltre dovrà pagare i costi di manutenzione degli impianti pari a 708 mila euro. Per Hamel, Lauricella e Licata, infatti le scelte connesse alla costruzione e alla gestione del dissalatore devono essere assunte con criterio e senso di grande responsabilità per non caricare i cittadini di costi esagerati e ingiustificati. Per i tre consiglieri la costruzione dell'opera è inutile visto che ormai è imminente il raddoppio delle condotte della dissalata di Gela e del Favara di Burgio che porteranno ad Agrigento un maggiore quantitativo di acqua che, nel giro di pochi anni, vanificherà la produzione di 100 litri al secondo del dissalatore rendendolo praticamente inutile. Per Hamel, Lauricella e Licata sarebbe stato meglio provvedere alla riparazione dei tanti punti della rete idrica ormai fatiscente. L'operazione portata avanti da Piazza è una operazione di facciata, piena di sprechi e senza programmazione per il futuro che appare irresponsabile sotto l'aspetto finanziario per i gravissimi costi che verranno ribaditi sui cittadini che si vedranno a pagare delle bollette più salate.
 
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