Notiziario di Sabato 22 Marzo 2003
Ancora un caso di inaudita inciviltà e ferocia nei confronti di cani randagi. Nella notte a San Leone sono stati avvelenati tre cani: per due, purtroppo, non c’è stato nulla da fare; uno, invece, si è salvato grazie al tempestivo intervento dei veterinari Marco Landri e Giuseppe Leto. I due medici sono stati allertati da due volontari delle Giubbe Verdi, il maresciallo Nuccio Cremone e il tenente Domenico Vetro e dalla guardia forestale Luigi Cutaia, i quali hanno raccolto la segnalazione di numerosi abitanti che stamattina si trovati di fronte ad una drammatica scena. Non è la prima volta che ad Agrigento ed in particolare a San Leone si verificano episodi del genere. Anche stavolta per uccidere i cani sono state utilizzate le classiche polpette, un composto di carne di polmoni riempito di veleno. Un modo davvero criminale di risolvere ad Agrigento il problema del randagismo, un fenomeno che si sta tentando di risolvere come dimostra la recente istituzione dell’anagrafe canina da parte dell’Ausl.