Notiziario di Venerdì 29 Febbraio 2008
"Donate un chilo di pasta a famiglia". Questo l'appello lanciato dall'Assessore comunale di Agrigento, Roberta Tuttolomondo, ai genitori degli alunni delle scuole dell'obbligo a favore della comunità Porta Aperte che gestisce la Mensa della Solidarietà, punto di incontro di indigenti, poveri e immigrati. Un appello che fa seguito all’allarme lanciato dagli operatori della comunità sulla mancanza di derrate alimentari che vanno sempre più esaurendosi. Le suore della Comunità missionaria preparano ogni giorno circa 150 pasti caldi, e tanti altri sono consegnati alla Caritas diocesana per la distribzione tra i cosiddetti meno abbienti che bussano ogni giorno alle porte della Mensa di Via Gioieni nella speranza di recuperare una parte della spesa. Magazzini e scaffali sono quasi vuoti da settimane. Niente latte, mentre le scorte di pasta sono sufficienti ancora per pochi giorni. Gestita da suor Antonella, suor Maria Grazia e suor Stellina, la mensa accoglie un enorme numero sempre in crescita, di uomini e donne che quotidianamente arrivano da ogni parte. All’inizio erano una trentina, sottolinea suor Antonella, adesso registriamo 200 presenze quotidiane. Un segnale inequivocabile dell’emergenza povertà anche ad Agrigento. La struttura che offre assistenza ai bisognosi, agli indigenti ed a tutti coloro che vivono in uno stato di profondo malessere economico, offrendo beni di prima necessità, se disponibili, si avvalgono anche del contributo di diverse volontarie che offrono la loro quotidiana disponibilità, ma non riescono a coprire le richieste sempre in aumento. Per gli extraconmunitari presenti in città, le suore sono state un punto di riferimenmto importante e, grazie al loro profondo impegno sociale, costituiscono un punto di riferimento per quanti bisognosi vivono quotidianamente il problema di un pasto caldo.