Notiziario di Lunedì 21 Agosto 2006
E sbarchi senza sosta a Lampedusa mentre continuano le ricerche dei circa settanta immigrati dispersi negli ultimi due naufragi. Un barcone carico di immigrati è alla deriva a 42 miglia a est dell'isola siciliana. A bordo, secondo stime del comando della capitaneria di porto di Palermo, dovrebbero esserci circa 200 persone. L'imbarcazione è stata segnalata da un motopesca di San Benedetto del Tronto che ha fatto scattare l'allarme. Sul posto sono arrivate due motovedette della Guardia costiera. Preoccupazione per le condizioni meteo in peggioramento con venti forza 4. Nelle ultime ore sono sbarcati in nottata nel porto di Lampedusa 54 clandestini soccorsi dalla capitaneria di porto in serata al largo dell' isola in due distinte operazioni di salvataggio. Gli extracomunitari, che viaggiavano a bordo di due barconi, sono stati avvistati da un peschereccio, rispettivamente a 20 e 28 miglia dall'isola. Su un'imbarcazione erano in 29 tra cui 8 donne, una incinta di 8 mesi, e due neonati, a bordo dell'altra c'erano 25 persone: 4 donne, un bambino e 20 uomini.
E intanto il comandante del peschereccio "Cleos", che ieri ha tratto in salvo dieci clandestini sopravvissuti al naufragio di un gommone, è stato interrogato in nottata dal comandante della Capitaneria di Porto di Lampedusa, Michele Niosi. Agli uomini della Guardia Costiera, il capitano Gaspare Marrone ha raccontato i particolari dell'operazione di soccorso, compiuta a oltre 70 miglia a Sud di Lampedusa. L'equipaggio ha prima issato a bordo due immigrati, che erano in acqua, e successivamente altri otto che erano aggrappati al relitto del gommone. Secondo il racconto dei superstiti, il naufragio sarebbe avvenuto all'alba di sabato. Il motopesca "Cleos", che appartiene alla flotta di Mazara del Vallo, appena ultimate le procedure burocratiche previste in questi casi ripartirà dal porto di Lampedusa per riprendere la sua battuta nel Canale di Sicilia. E indagini a tutto campo anche per fare luce sulle cause del naufragio della notte di sabato, mentre provoca scalpore la notizia della scarcerazione, per indulto, di Madame Jenet, la donna eritrea accusata di gestire in Libia il racket dell’immigrazione. Il servizio.