Notiziario di Martedì 30 Maggio 2006
Scade oggi il termine per pagare la prima rata della tassa sui rifiuti, ma alla Montepaschi serit di Agrigento, concessionario della riscossione dei tributi, non è ancora arrivata la richiesta ufficiale dell'Ato di sospendere il pagamento delle seconda e terza rata. E' quanto denuncia oggi il sindaco Aldo Piazza in una lettera di fuoco inviata proprio ai vertici della società Gesa Ag2, colpevoli, scrive, di non avere ancora inoltrato la richiesta. Lo faremo oggi pomeriggio, replica il presidente dell'Ato, Massimo Muglia, che ha convocato una seduta ad hoc del consiglio di amministrazione della società per discutere su questa vicenda. Nella lettera Piazza ricorda le decisioni assunte di recente dal CdA riguardo al nuovo calcolo della tariffa che tenga conto non solo i principi di gradualità, ma anche la necessità di estendere il carico fiscale anche a quei soggetti non ancora censiti. Attualmente, infatti, l'intero onere del costo dei rifiuti pesa su 23795 unità immobiliari, a fronte di almeno 45 mila unità che operano su tutto il territorio comunale. Intanto, le associazioni di consumatori continuano a ribadire il fatto che le rate non vanno pagate, considerato che la bolletta non è stata notificata per raccomandata. Per il prossimo primo giugno intanto i sindacati e la consulta diocesana hanno organizzato una manifestazione di protesta, mentre è stata rinviata a martedì 6 giugno la seduta del consiglio comunale di Agrigento.
E critiche al presidente del consiglio comunale di Agrigento, Giovanni Di Maida, per il rinvio della seduta d'aula, esprime il segretario provinciale della Cgil, Piero Mangione. Si tratta di un rinvio politico e non per motivi di ordine pubblico, sostiene Mangione che pure apprezza le scuse di Di Maida alla città per la nota vicenda della tassa sui rifiuti. E' del tutto evidente come si stia barando al gioco delle istituzioni, continua Mangione, il quale contesta ancora una volta il fatto che non si sia attivato un tavolo di concertazione. Mangione conclude invitando il prefetto ad assumere un ruolo di mediatore per dare vita ad un protocollo congiunto tra Comune, Ato e forze sociali.