Notiziario di Martedì 30 Maggio 2006
Completato il quadro dei risultati delle elezioni regionali nelle nove province dell'isola. Ha vinto, come certamente avete potuto seguire dalla nostra lunga non stop elettorale di ieri, il centro destra che ha confermato Salvatore Cuffaro alla carica di presidente. Anche per le liste, la Casa delle Libertà ha ottenuto quasi il 61 per cento dei consensi. Tante le sorprese. Ma andiamo con ordine e cominciamo con il riepilogo generale dei risultati in Sicilia e in provincia di Agrigento.
E andiamo adesso ad una analisi del voto e ad un commento di quanto emerso in provincia di Agrigento. Diverse le sorprese, a cominciare dagli esclusi davvero eccellenti: non ce l'hanno fatta Miccichè, Brandara, Giambrone, Infurna e Sanzeri. Tra i volti nuovi Granata, di An e Decio Terrana della lista del presidente, mentre i DS piazzano l'accoppiata Panepinto-Di Benedetto. vediamo.
La Sicilia non tradisce il centrodestra. Gli elettori hanno confermato alla presidenza della Regione Salvatore Cuffaro che ha raccolto il 53,08 per cento dei consensi. Dodici punti in più di Rita Borsellino, fermatasi al 41,63, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, che era sostenuta dal centrosinistra. La candidata dell'Unione guadagna almeno sei punti rispetto a cinque anni fa. Il terzo candidato, Nello Musumeci di Alleanza siciliana si ferma al 5,27. Ma a fare notizia è l'exploit del Movimento per l'Autonomia di Raffaele Lombardo che ha terremotato la geografia politica interna della Casa delle Libertà, assorbendo il 12,6 per cento dei voti che ne fatto il terzo partito della coalizione ad un'incollatura dall'Udc, che ha riportato il 12,8. Forza Italia mantiene il suo primato, ma accusa una perdita secca del 9,4% di consensi rispetto alle politiche del 9 e 10 aprile: il mese scorso gli azzurri in Sicilia avevano raccolto il 28,5% al Senato mentre adesso si sono fermati al 19,1%. Risultato in calo anche rispetto alle regionali del 2001, quando Forza Italia aveva ottenuto il 25,1 per cento. Il partito di Berlusconi scende dunque dai 628.020 voti conquistati nel 2001 in Sicilia ai 471.634 presi domenica. Un'emorragia che a prima vista sembra essere confluita tutta nell'Mpa, alimentato forse un po' pure da elettori in uscita dall'Udc. Anche se l'Udc con il suo 12,8% ha sostanzialmente guadagnato rispetto alle politiche di aprile quando aveva raggiunto il 9,6%. Tanto piu' che alla stessa area centtrista puo' ascriversi l'affermazione della lista Aquilone, espressione diretta di Cuffaro, che ha conquistato il 5,6% dei voti. Tuttavia, anche sommando i voti dell'Aquilone, e per quanto non esistesse nel 2001, il partito di Casini e Cuffaro tuttavia oggi pesa meno del 19,7 per cento che rastrellarono allora Ccd, Cdu e Biancofiore. Alleanza Nazionale conferma il suo elettorato, ottenendo il 10,5 per cento con appena una frazione in meno rispetto al 10,6 per cento delle politiche e un calo più sensibile rispetto all'11,3 per cento delle regionali 2001. Per quanto riguarda i voti di lista, la Casa delle Libertà si attesta al 61,4 per cento, con uno scarto di circa otto punti in più rispetto al suo candidato Governatore. Rita Borsellino, invece, supera mediamente di oltre cinque punti il risultato complessivo dei partiti dell'Unione, di poco superiore al 36 per cento.