Notiziario di Lunedì 14 Gennaio 2008

Rapinato in casa un settantenne. L'uomo, al rientro nella sua abitazione di via Senatore Gangitano a Canicattì, vi ha trovato due banditi che lo hanno immobilizzato, costringendolo a consegnare il denaro che aveva in casa. Il bottino è di 250 euro. Indagano i carabinieri. xxxxxxxxxxx Nuovo passo avanti nella crescita del sistema sanitario agrigentino. E' stato consegnato questa mattina, nei locali del Cefpas di Caltanissetta durante una giornata di studi ed aggiornamento sanitario, ai responsabili di tutte le aziende ospedaliere pubbliche e private convenzionate siciliane, il nuovo sistema informatico di certificazione dei protocolli di sicurezza e degli standard di qualità delle prestazioni sanitarie. A consegnarlo alle Aziende, sono stati l'assessore regionale alla sanità Roberto Lagalla ed il dirigente generale dell'Ispettorato sanitario della Regione Saverio Ciriminna. Per l’ospedale san Giovanni di Dio di Agrigento c’erao il direttore sanitario aziendale Gerlando Sciumè, quello di presidio Antonello Seminerio, la responsabile dell’Ufficio Qualità Elisabetta Fidone e il responsabile dell’Ufficio Tecnico Nino Pollichino. Si tratta di un programma redatto dal Ccr (Centro di coordinamento regionale noto come la cabina di regia) insieme con gli esperti internazionali della Joint Commission. Il sistema informatico, unico al mondo e pensato proprio per la Sicilia, permetterà ad ogni azienda ospedaliera di valutare i propri protocolli operativi, di individuare le aree dove necessita un intervento migliorativo ed identificare qualsiasi inappropriatezza gestionale ed organizzativa. L'autovalutazione dovrà essere fatta con cadenza almeno semestrale. Lo stesso sistema informativo sarà utilizzato dai valutatori regionali ed internazionali durante le proprie ispezioni negli ospedali. Il nuovo sistema informatico è parte integrante dei manuali per la sicurezza del paziente e la qualità dei servizi msanitari che il Ccr e la Joint Commission avevano annunciato lo scorso 1 agosto nel presentare i risultati delle prime verifiche a campione effettuate nelle strutture siciliane. Il 2008 sarà utilizzato per mettere a punto praticamente il software la cui applicazione ed impiego sarà obbligatoria e vincolate dal 1 gennaio 2009. xxxxxxxxxx Anche dall’Udeur segnali di pace nei confronti di Marco Zambuto, dopo le recenti dichiarazioni antu Prodi. E’ quanto emerso oggi dalla conferenza stampa del senatore Nuccio Cusumano e del coordinatore provinciale, Giuseppe Butera, intervenuti appunto su quello che viene denominato il "caso Agrigento". Cusumano ha ribadito che non c'è alcuna volontà di tirare per la giacca il sindaco di Agrigento, per farlo schierare con un partito, piuttosto che con un altro. Tuttavia, sollecita una migliore comunicazione tra il sindaco e i partiti che lo sostengono e un migliore coordinamento delle stesse forze del centro sinistra per preparare bene le prossime elezioni amministrative di primavera. xxxxxxxxx E adesso parliamo di sagra. Solo un incontro tecnico, quello di oggi, a Palermo, tra la dirigente dell’azienda turismo di Agrigento, Grazia Incorvaia e l’assessore regionale al Turismo, Dore Misuraca. Incorvaia ha fatto il punto della situazione, illustrando nel dettaglio gli aspetti organizzativi legati all’evento. La riunione decisiva è in programma stasera, a Palermo, nel corso di un vertice convocato dallo stesso Misuraca con Provincia, Comune e Camera di Commercio. Una riunione sollecitata da Angelino Alfano, coordinatore regionale di Forza Italia, per il quale la Sicilia e l'Italia hanno diritto a che la Sagra del Mandorlo in Fiore si svolga ad alto livello. Iniziativa sulla quale esprime apprezzamento il presidente della provincia, Fontana, per il quale la Sagra è un impegno che non possiamo disattendere per un dovere ormai ultra decennale nei confronti della città di Agrigento e del turismo della nostra provincia. xxxxxxxx E' stato convalidato dal gip del tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, il fermo di polizia giudiziaria disposto nei confronti di Mariano Ruggiero, 47 anni, il comandante del peschereccio barese accusato di avere gettato in mare un clandestino che, nella speranza di mettersi in salvo, era salito a bordo del natante, abbandonando la carretta su cui viaggiava. L'immigrato sarebbe morto; il suo cadavere non è mai stato recuperato. Sono stati i compagni di viaggio della vittima a raccontare che l'extracomunitario era salito a bordo del peschereccio che si era poi allontanato. Dal racconto degli altri 4 componenti dell'equipaggio del motopesca, ascoltati dalla capitaneria di porto e dai carabinieri, sarebbero emerse la colluttazione e la caduta in mare del clandestino.

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