Notiziario di Mercoledì 2 Gennaio 2008
Buon anno. Anno nuovo e problemi vecchi per Agrigento. Chiude per pericolo di crolli l’asilo nido di via Esseneto, l’unico in centro città. L’immobile presenta problemi di staticità e pertanto i 55 bambini troveranno posto, alla ripresa dell’attività didattica, lunedì 7, in altri locali che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione. Domani assemblea dei genitori con gli assessori Tuttolomondo e Traina. Vediamo.
Poco meno di 10 anni fa l’apertura. Da oggi chiude l'unico asilo nido comunale ubicato nel centro di Agrigento, l’Esseneto, per pericolo di crolli. Alla ripresa della normale attività didattica, i 55 bambini, che frequentano la struttura, troveranno ospitalità in due aule del plesso centrale della scuola Esseneto in cui si svolgevano attività laboratoriali di teatro e musica. Aule che il Comune ha provveduto a sistemare con la sostituzione di porte e di pavimento e ad adeguare i servizi igienici a norma per i bambini del nido. Ormai da tempo i locali del Nido Esseneto si presentano in condizioni fatiscenti, costituendo un rischio per i bambini e per il personale scolastico. L’asilo, come detto, è ospitato in uno stabile ristrutturato pochi anni fa, eppure presenta crepe alle pareti che continuano ad allargarsi causando movimenti di assestamento. Nella trave portante dell’immobile è pure presente una lesione. Tutto ciò causato dalle infiltrazioni d'acqua delle vasche interrate presenti tra il Plesso centrale dell'Esseneto e lo stabile dell'asilo nido. Un problema che si trascina da anni e che la nuova amministrazione comunale si è trovato ad affrontare, tra difficoltà di ordine economico. Una situazione dunque di emergenza che sarà sottoposta domani alle famiglie dei bambini nel corso di un inconro programmato dagli assessori comunali Roberta Tuttolomondo e Giovanni Traina. E quello degli asili nido è sempre un problema d’attualità ad Agrigento. Da anni è in stato di abbandono e di degrado l’asilo nido di via Collegamento, ad Agrigento. Una struttura che solo per alcuni anni ha funzionato, ma per mancanza di personale, dall’inizio degli anni Novanta, è chiusa e preda soprattutto di teppisti che l’hanno letteralmente distrutta.