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Notiziario di Venerdì 9 Novembre 2007

E' stato inaugurato oggi pomeriggio ad Agrigento il primo impianto di videosorveglianza in Italia, finanziato in un'area industriale pubblica dalle imprese private. A premere il tasto di accensione dell'impianto è stato il vicepresidente della Commissione Antimafia, Beppe Lumia. Accanto a lui i presidenti di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello e di Agrigento, Giuseppe Catanzaro, promotore dell'iniziativa.
L'impianto servirà a controllare in continuo, dalle centrali operative delle forze dell'ordine, l'area industriale agrigentina, tra Favara e Aragona, le cui aziende si sono anche impegnate, con un protocollo condiviso dal ministero dell'interno, a denunciare ogni tentativo di estorsione o minaccia.
Il servizio. E' il momento clou: viene attivata la videosorveglianza nell’area industriale di Agrigento. Ecco la firma dell’intesa tra Confindustria e la Carige, il gruppo che ha realizzato l’impianto, il primo finanziato da imprese private. Un evento storico, datato giugno 2006 quando 15 coraggiosi imprenditori agrigentini sottoscrissero il patto per la legalità con l’impegno a denunciare fatti criminali. Decine di telecamere per controllare, 24 ore su 24 dalle centrali operative delle forze dell'ordine, l'area industriale agrigentina, tra Favara e Aragona. Per tutti un grande segnale.
Lanciata anche l’iniziativa Anche al sud c’è il Nord: 60 mila carte prepagate Telecom destinate a sensibilizzare gli italiani sulla questione Nord-Sud. ------ L'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque ha autorizzato la società Voltano spa a trasferire l'acqua dal fiume Verdura al lago Castello. Il provvedimento è stato adottato stamattina nel corso di un vertice convocato dal prefetto di Agrigento. Il trasferimento, che avverrà mediante pompaggio, consentirà al Voltano di disporre del quantitativo idrico necessario per gli usi idropotabili, risparmiando l'acqua dell'invaso che potrà essere così destinata per irrigare. Nell'invaso di Bivona potranno confluire fino a 300 litri al secondo, per un totale di circa 4 milioni di metri cubi d'acqua. Il trasferimento d'acqua verso la diga Castello avrà comunque un carattere temporaneo, poiché sono già in stato di avanzamento, i lavori di realizzazione dell'adduttore San Carlo-Castello, che sono iniziati lo scorso aprile e che consentiranno il trasferimento di circa cinque milioni di metri cubi l'anno nel serbatoio, per gravità. "Consideriamo il collegamento San Carlo-Castello un'opera altamente strategica per il riassetto idrico della provincia di Agrigento - afferma Felice Crosta, presidente dell'Agenzia - in grado di evitare le ataviche dispute tra città e campagna per l'accaparramento delle risorse". ---------- Il gup Vittorio Anania ha condannato a 12 anni di reclusione il boss Giuseppe Capizzi, capomafia di Ribera e vice-capo provinciale di Agrigento, nel processo con il rito abbreviato che si è concluso stamane nei confronti del clan di Ribera. I pm Costantino De Robbio e Gianfranco Scarfò avevano chiesto per il boss la condanna a 14 anni. Il gup ha poi condannato a 6 anni e 6 mesi Carmelo Capizzi, figlio del capomafia; a 4 anni e 6 mesi Gioacchino Siggia, capofamiglia di Ribera; a 2 anni in continuazione con una pena precedente Gennaro Sortino, per lunghi anni emigrato in America per sfuggire ad una condanna poi caduta in prescrizione. Tutti sono stati riconosciuti colpevoli di associazione mafiosa. E' stato assolto, per non aver commesso il fatto, Emanuel Sortino, figlio di Gennaro. ------- Sono otto, nell’agrigentino, gli sportelli del Banco di Sicilia che rientrano tra le 79 agenzie che il gruppo Unicredit cederà in Sicilia - 53 con insegna Banco di Sicilia, 17 con marchio Unicredito e 9 della Banca di Roma -. Complessivamente nell'operazione di cessione saranno coinvolti, circa 300 lavoratori in servizio negli sportelli del BdS, altri 130 in quelli BdR e Unicredito. Per quanto riguarda la dislocazione degli sportelli del Banco di Sicilia che saranno dismessi, la maggior parte si trova nella provincia di Palermo, 26, otto, come detto, nell’agrigentino. Secondo fonti sindacali, alle agenzie del BdS sarebbero interessati la Popolare di Vicenza, che già controlla Banca Nuova e la Banca Carige, che in passato ha rilevato proprio dal BdS alcuni sportelli.

 
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