Notiziario di Venerdì 9 Novembre 2007
Un'altra croce. L'ennesima croce sulla strada statale 640, conosciuta come la strada della morte. Basta una pioggerellina per causare incidenti, spesso mortali. Un'arteria piena di insidie, curve a gomito pericolosissime, i morti non si contano più. Questa strada è ancora più insidiosa della 189, quella che da Agrigento conduce a Palermo. Una carneficina si è registrata negli ultimi vent'anni. Decine e decine di persone hanno perso la vita, altri sono rimasti mutilati per sempre, altri ancora se la sono cavata con un pizzico di fortuna. Una strada maledetta, da poterci ambientare anche un film dell'orrore. Da tempo si parla del raddoppio, di eliminare i pericoli, ma ancora siamo alle fasi progettuali. Nel giugno scorso l'Anas ha approvato il progetto definitivo per un importo di 594 milioni di euro. Per trentacinque chilometri la 640 sarà divisa in quattro corsie, due per senso di marcia con spartitraffico centrale. Il tratto di arteria interessato dal raddoppio è quello compreso tra il chilometro 44 nella zona di Canicattì fino all'innesto con la A19 Palermo-Catania. In questo modo, la strada sarà più sicura, ma chissà quanto tempo trascorrerà ancora. Altre opere sono previste, tra le quali 16 viadotti, 5 galleria artificiali, quattro gallerie naturali, un cavalcavia ferroviario e un ponte per uno sviluppo complessivo di circa il 42 per cento del tracciato. L'importo complessivo del progetto ammonta a 448 milioni di euro e i lavori dureranno quattro anni e otto mesi. Sono tanti cinquanta mesi, la speranza è che, nel frattempo, le croci non si moltiplichino.