Notiziario di Lunedì 2 Luglio 2007

Torna l’appuntamento con la nostra informazione dopo la giornata di sciopero di sabato scorso e quella festiva di ieri. Cominciamo dalla cronaca, con il brutale omicidio avvenuto a Menfi. Vittima un pregiudicato di 39 anni, conosciuto alle forze dell’ordine e protagonista 14 anni fa di un tragico episodio: l’incendio al carcere di Sciacca. L’uomo, Filippo Mezzapelle, è stato assassinato e il suo corpo dato alle fiamme. Vediamo.
Vendetta. E’ l’ipotesi che sembra maturare tra gli inquirenti che indagano sull’omicidio di Filippo Mezzapelle, il pregiudicato trovato morto e carbonizzato oggi a Bertolino, località balneare di Menfi. E' questa al momento la pista privilegiata della procura di Scaicca che comunque mantiene il più stretto riserbo. Gli inquirenti non escludono che l'omicidio di Mezzapelle possa inquadrarsi in una vendetta per la responsabilità della vittima nel rogo nel carcere di Sciacca che nel 1993 causò la morte di tre detenuti. Sarà l'autopsia a rivelare se l'uomo fosse già morto nel momento in cui il corpo è stato dato alle fiamme. Le modalità dell'uccisione di Filippo Mezzapelle, custode in un albergo di Menfi aperto da pochi giorni, riportano al tragico episodio di cui fu artefice la vittima il 29 maggio '93 quando dopo un litigio fece divampare un incendio nella cella del carcere di Sciacca dov'era recluso che provocò la morte di tre detenuti: Benedetto Evangelista, 41 anni di Palermo, Melchiorre Piccione, 20 anni, di Erice e Francesco Montalbano, 28 anni, agrigentino. Nel rogo rimasero ferite o intossicate altre sei persone. Una di queste, all'epoca detenuto, Salvatore Luciano Cardinale, diede mandato al suo legale di intentare causa al ministero di Grazia e Giustizia per le ustioni riportate in carcere durante l'incendio. Gli investigatori, considerato che Mezzepelle è stato ucciso e poi dato alle fiamme, stanno cercando di capire se vi può essere una correlazione con l'incendio che lui provocò nel carcere di Sciacca. Mezzapelle è considerato un criminale di basso rango con problemi di tossicodipendenza che più volte è entrato e uscito dal carcere. Il 3 agosto 2006 era stato scarcerato per l'indulto ma tre giorni dopo minacciò la madre che lo denunciò. Il gip di Sciacca impose a Mezzapelle il divieto di dimora a Menfi. Oggi la tragica fine ad una travagliata esistenza.

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