Notiziario di Mercoledì 18 Ottobre 2006
La sentenza poco dopo le 14 di oggi. I giudici della Corte d'Appello del Tribunale di Palermo hanno assolto tutti gli imputati, già condannati in primo grado, al processo sul cosidetto scandalo di Favara Ovest.
Si tratta degli ex sindaci Roberto Di Mauro, assolto con formula piena e Calogero Sodano, degli ex assessori all'Urbanistica della giunta Sodano, Calogero Baldo, ai lavori pubblici, Piero Hamel, di Giuseppe Catania, all'epoca assessore della Giunta Di Mauro, dei tecnici comunali Gaetano Greco, Salvatore Alletto e Antonino Graci.
Tutti, a vario titolo, sono stati accusati di avere truccato il bando di gara per l'affidamento dei lavori di urbanizzazione, per 33 miliardi di lire, di un quartiere, Favara Ovest che ricade nel centro storico di Favara ma che rientra nel territorio di Agrigento.
Ad assistere gli imputati, tra gli altri, gli avvocati Diego Galluzzo, Enzo Camilleri ed Empedocle Mirabile.
E com’era prevedibile non si è fatta attendere la replica Giuseppe Arnone di Legambiente, parte civile nel processo.
"La sentenza emessa oggi – commenta Arnone, conferma i gravi illeciti perpetrati, per una parte dei quali i giudici hanno dichiarato la prescrizione e non l'assoluzione, a seguito di una condanna di primo grado. Per altri reati i giudici hanno sancito la imprevedibilità dell'azione penale, per degli errori procedurali compiuti all'inizio dell'indagine. Teoricamente alla dichiarazione di improcedibilità dovrebbe seguire l'inizio daccapo del procedimento, sempre che i fatti non siano già prescritti"
E non mancano le reazioni politiche.
Come volevasi dimostrare, recita una nota della segreteria provinciale del partito repubblicano italiano, la Corte d’Appello ha demolito l’ennesimo teorema politico di Arnone, assolvendo con formula piena Giuseppe Catania nel suo 24° ed ultimo processo.
“La segreteria agrigentina del Pri, si conclude la nota, esprime fervide felicitazioni per l’assoluzione del suo segretario provinciale nonché vice segretario regionale del partito dell’edera”.