Notiziario di Lunedì 25 Settembre 2006
Ancora giudiziaria. Il Gip del Tribunale di Agrigento ha convalidato il fermo dei cinque giovani ritenuti responsabili della sanguinosa rapina della vigilia di Capodanno, in cui è stato ucciso un giovane di Aragona, Stefano Di Giacomo, di 29 anni. Il giudice ha accolto la richiesta di custodia cautelare firmata dal procuratore della Repubblica Ignazio De Francisci e dal PM Antonella Pandolfi, che ha condotto le indagini. I cinque sono Francesco Bruno, 20 anni, originario di Siculiana, David Tuttolomondo, 20 anni, di Porto Empedocle, Antonino Gagliano, 20 anni, di Realmonte, Alfonso Iacono, 21 anni, di Porto Empedocle, Antonio Fretto, 20 anni, anche lui di Porto Empedocle. L'inchiesta ha ricostruito che i quattro banditi, col volto parzialmente coperto, sarebbero entrati nella villetta, che si trova a Pietre Cadute, zona di mare di Siculiana, e armati di tre pistole e un fucile a canne mozze, si sarebbero fatti consegnare il denaro dai ragazzi che stavano giocando a carte. La banda, che poteva contare sull'appoggio di Bruno, invitato alla serata, era andata a colpo sicuro, certa di trovare soldi; ma i rapinatori non sarebbero rimasti soddisfatti dal denaro rastrellato, circa 1000 euro, e si sarebbero innervositi. A fare fuoco sarebbe stato uno dei rapinatori col volto coperto da un passamontagna: la sua identità, però, non è ancora stata accertata anche se i militari dicono che sono certi della sua identita al "99 per cento".