Notiziario di Venerdì 15 Settembre 2006
Tredici anni fa la mafia alzava il tiro e uccideva don Pino Puglisi, parroco di Brancaccio, una delle zone a più alta densità mafiosa di Palermo. Un omicidio mirato per punire la Chiesa, tre mesi dopo il forte anatema di Giovanno Paolo II pronunciato proprio ad Agrigento e per eliminare un prete coraggioso che aveva avuto l’ardire di parlare ai giovani di legalità e antimafia. Il servizio.
Fu la risposta all’anatema di Papa Giovanni Paolo II che, ad Agrigento, nella Valle dei Templi, osò sfidare la mafia, invitando i boss a pentirsi perché, disse, ungiorno verrà il giudizio di Dio. Ma anche una punizione esemplare contro quel prete rompiscatole e impiccione che ai giovani parlava di antimafia e di giustizia, di legalità e di solidarietà. Sono passati 13 anni dall’omicidio, a Palermo, di Don Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio impegnato a recuperare i giovani dalla strada e strapparli dalle grinfie dei boss di Cosa nostra. Il sacerdote antimafia venne assassinato con un colpo di pistola alla nuca il 15 settembre 1993, nel giorno del suo compleanno, nei pressi della parrocchia di San Gaetano, a Brancaccio. Il sacerdote operava attraverso il centro ''Padre Nostro'', un'associazione da lui stesso fondata e che è ancora presente nel quartiere. Il parroco venne assassinato davanti alla sua abitazione dal killer Salvatore Grigoli, adesso collaboratore di giustizia. Per questo delitto sono stati definitivamente condannati all'ergastolo i fratelli Filippo e Giuseppe Graviano, boss della borgata di Brancaccio, accusati di avere ordinato il delitto. A Grigoli sono stati inflitti 16 anni. Migliaia le persone che seguirono i suoi funerali, celebrati dal cardinale di Palermo, Pappalarado. Da oggi la sua salma riposa proprio nel suo quartiere, a Brancaccio, come ha disposto il cardinale De Giorgi. E oggi è il giorno del ricordo per Padre Puglisi, per il quale è in corso il processo di beatificazione. Numerose le iniziative per non dimenticare. Padre Puglisi, dice Angelino Alfano, di Forza Italia, è stato un prete 'combattente', pronto a fare del suo credo religioso uno scudo in difesa dei più deboli e contro i poteri forti di chi agisce al di fuori da ogni etica. Padre Puglisi, conclude, muore tutte le volte in cui la logica violenta della mafia e della criminalità predomina sulla giustizia e su un concetto superiore di legalità che va oltre l'indicazione di legge.
E in occasione del 13.esimo anniversario del barbaro assassinio di Padre Pino Puglisi, il sindaco di Agrigento, Aldo Piazza, ha conferito oggi la consulenza ai problemi della legalità al docente Nicolò Mannino, promotore del cosiddetto Parlamento della Legalità che la prossima settimana sarà presentato a Bruxelles. La cerimonia di conferimento si è svolta questa mattina al Comune. Nicolò Mannino ha conosciuto don Pino Puglisi avendo insegnato per doversi anni a Brancaccio. Vediamo.