Notiziario di Martedì 5 Settembre 2006
Commenti e reazioni al vertice di ieri del centro destra siciliano che di fatto ha segnato la ripresa dell’attività politica alla Regione. Presenti i leader regionali dei partiti della Casa delle Libertà e dell’Mpa, Lombardo, il presidente della Regione, Cuffaro e quello dell’Ars, Miccichè. Numerosi gli argomenti sul tappeto. Il servizio.
Un vertice molto costruttivo - dicono il governatore Cuffaro, il presidente dell'ARS Miccihè ed i segretari regionali dei partiti della Casa delle Libertà. Sono state individuate le prirorità che la giunta regionale e l'assemblea dovranno affrontare nella prossima sessione autunnale. Si alla legge sui deputati supplenti e sui delegati del presidente della regione, una sorta di assessori junior con competenze su materie che finora appartengono alla sfera del governatore. Via libera anche alla riforma del mercato del lavoro ed alla formazione professionale con l'applicazione anche in Sicilia della maggior parte della normativa Biagi e l'istituzione di incentivi per le imprese che assumono a tempo indeterminato. Ancora aperta, invece, la discussione sulla revisione della legge elettorale per comuni e province. Necessità, inoltre di rivedere il regolamento dei lavori d'aula per imprimere un'accelerazione all'approvazione delle leggi e di mettere in calendario la riforma dello statuto con l'obiettivo di apportare dei correttivi che diano un'impronta ancora più autonomista alla carta statutaria. Per quanto riguarda il nodo della vicepresidenza, l'orientamento, che appare defintivo, emerso dall' incontro è che vada all'Mpa con Lino Leanza, assessore ai beni culturali. La legge sul lavoro sarà il primo provvedimento ad essere dibattutto a Palazzo dei Normanni insieme alla riforma della formazionme - dichiara Cuffaro che annuncia anche una legge sulle aree di sviluppo indistriale. e la possibilità che le commissioni parlamentari possanno deliberare in fase redigente, ossia approvare direttamente una legge senza che questa passi al vaglio dell'aula. Infine, si è parlato di rigassificatori: Cuffaro ha comunicato che il governo nazionale non ha inserito i progetti di Porto Empedocle e Priolo fra i quattro che verranno realizzati per primi. Uno stop che per Cuffaro rappresenta l'ennesimo segnale del governo Prodi di volere escludere la Sicilia dalle priorità progettuali tese al suo rilancio.