Notiziario di Giovedì 24 Agosto 2006

La questione caro rifiuti ancora in primo piano. Continua a suscitare reazioni e polemiche la decisione della Montepaschi Serit di applicare mora e interessi sulla seconda rata della tariffa, per la quale era stato deciso di sospendere l’esecuzione del ruolo. Ed invece l’accordo sottoscritto nel mese di giugno tra le parti in causa sembra essere carta straccia. Numerose e contrastati le reazioni dei cittadini. Vediamo.
Agrigentini rassegnatevi: la seconda e terza rata della tassa sui rifiuti con molta probabilità si dovrà pagare. L’accordo, siglato lo scorso giugno, tra le parti per bloccare il pagamento della seconda e terza rata della tariffa, come si sa, rischia di saltare, perché la Montepaschi Serit, la società concessionaria della riscossione, non avrebbe ricevuto dall’Ato alcuna richiesta formale di sospensione delle due rate. Questo perché la stessa Società d’Ambito non avrebbe ricevuto da Palazzo dei Giganti le garanzie sulle coperture finanziarie.
Dunque la vicenda caro-rifiuti si avvia all’epilogo finale. Una doccia fredda per i contribuenti agrigentini che alla notizia non si scompongono più tanto e annunciano che non procederanno al pagamento della seconda e terza rata della Tia.
Critico anche del commento del segretario provinciale della CGIL, Piero Mangione tra i firmatari, dopo le vibranti proteste di piazza, del patto siglato tra Comune, Ato, chiesa e parti sociali che prevedeva il pagamento della sola prima rata ed un aumento massimo del 20 percento rispetto all'importo del 2004. Per il sindacalista che invita il prefetto ad intervenire per verificare la validità dell’accordo siglato, si tratta dell’ennesima mancanza di rispetto per i cittadini.

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