Notiziario di Martedì 20 Giugno 2006
Qualcuno, come il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, parla di colpo finale a Cosa Nostra. Parliamo della nuova operazione antimafia che nella notte ha portato all'arresto di 45 persone, altre sette sono sfuggite alla cattura e che ha svelato i nuovi volti dei boss delle famiglie mafiose di Palermo. Le indagini hanno consentito di dare nome e volto ai boss dei 'mandamenti' mafiosi di Palermo e dintorni. L'inchiesta inoltre consentito di conoscere una triade che governava Cosa Nostra, una sorta di sottocommissione al cui vertice c'erano un medico, un boss e un imprenditore. Il servizio.
E ci sono le prime reazioni all'operazione antimafia che nella notte ha decapitato i vertici di Cosa Nostra. Il senatore di Forza Italia, Carlo Vizzini, parla di strepitoso successo della Polizia di Palermo e della Direzione distrettuale antimafia. L'impressione, aggiunge, è quella di una mafia che esce decapitata ma lo spaccato che ci si presenta è davvero di quelli inquietanti. Le mani di Cosa Nostra sembrano essere davvero dovunque e se la politica non saprà fare la propria parte ancora una volta la piovra risorgerà. La questione del rapporto tra mafia e politica, conclude, diventa centrale ed i partiti debbono assumersi la responsabilità di affrontarla e subito. Con questa operazione la Polizia e la DDA di Palermo hanno scongiurato l'apertura di una vera e propria guerra all'interno di Cosa Nostra, commenta invece Beppe Lumia, dei DS, indicato come prossimo presidente dell'Antimafia nazionale.. Se Cosa Nostra, aggiunge, continua a trovare pezzi delle istituzioni e dell'economia disponibili a fare affari ed a garantire la continuità non si potrà sconfiggere, perché nuovi boss si affacceranno sulla scena. Compito della politica, conclude, è quello di creare strumenti al proprio interno e nelle leggi che aiutino a chiudere la porta alla mafia.