Notiziario di Mercoledì 4 Gennaio 2006

Si spacca la categoria dei commercianti siciliani, alla luce della decisione dell’assessorato regionale al Commercio di anticipare di qualche giorno i saldi. Da una parte la Confcommercio, contraria al provvedimento, dall’altra la Confesercenti favorevole invece alla decisione.La confcommercio ha anche presentato ricorso al Tar. Seguiamo.
Anticipo della stagione dei saldi in Sicilia. Comincerà venerdì 6 gennaio, giorno dell’Epifania. E’ quanto dispone un decreto firmato dall'assessore regionale al Commercio, Carmelo Lo Monte, contravvenendo alla comunicazione diffusa in precedenza dalla Confcommercio Sicilia che annunciava l'inizio della stagione degli sconti a partire dal 14 gennaio. La decisione ha provocato una serie di reazioni contrastanti. Favorevole all'anticipazione dei saldi la Confesercenti secondo la quale "l'assessore ha accolto una richiesta che interpreta l'esigenza della categoria. Da giorni i negozi sono vuoti, l'anticipo dei saldi al 6 gennaio consentirà ai commercianti di fare cassa e permetterà di rimettere in moto il circuito economico". Contraria, invece, la confcommercio Sicilia che ha deciso di ricorrere al Tar definendo illegittimo il provvedimento di Lo Monte. L'associazione di categoria ha dato mandato all'avvocato Giovanni Pitruzzella di impugnare l'atto davanti al tribunale amministrativo. "Esisteva un decreto che fissava la data dei saldi e che era frutto della concertazione con le associazioni di categorie nel pieno rispetto dell'iter fissato dalla legge, spiega il coordinatore regionale Julo Cosentino. Questo nuovo decreto è stato invece deciso e firmato arbitrariamente, senza convocare le associazioni per un confronto ufficiale. "Il nostro no all'anticipo dei saldi - continua Cosentino - nasceva dall'esito di una riunione con i nove presidenti provinciali dei tessili e dei calzaturieri che avevano indicato nel 14 gennaio la data più opportuna per l'inizio dei saldi invernali 2006 e non da posizioni pregiudiziali. La scelta dell'assessore Lo Monte, invece, non solo non rispetta la legge ma rischia di creare forti danni a chi ha già pianificato campagne pubblicitarie e di comunicazione alla propria clientela". Tra le critiche di Confcommercio anche i tempi del decreto avviato "a soli tre giorni dall'inizio dei saldi e neppure notificato agli interessati se non a mezzo stampa, favorendo, nei fatti, quei pochi che hanno chiesto che la stagione degli sconti fosse anticipata".

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