Notiziario di Lunedì 26 Settembre 2005
A Ribera è andato per parlare di agricoltura e tranquillizzare i produttori, da tempo sul piede di guerra per la crisi del settore. Ma ha trovato anche il tempo per lanciare una sorta di ultimatum agli alleati che in Sicilia incalzano per le primarie, dopo la presa di posizione a livello nazionale di Follini. Sono disposto a fare un passo indietro per la presidenza della Regione, a condizione, però, che ci sia un candidato altermativo e più forte di me. Insomma, Totò Cuffaro non usa mezze parole per bocciare la richiesta. E tuttavia ha fatto intendere che se si debbono fare, la Casa delle Libertà il candidato ce l’ha già: l’attuale inquilino di Palazzo d’Orleans. Dunque, alla fine quella di Ribera si è trasformata in un’assemblea di partito che ha dettato tempi, modi e condizioni per le prossime regionali. Cuffaro, che è anche vice segretario nazionale, ha sostenuto la necessità che si vada ad elezioni anticipate, ipotesi respinta da Forza Italia e definita aberrante da Massimo D’Alema, ieri a Palermo alla festa regionale dei DS. Ma nella Casa delle Libertà i riflettori sono puntati sul prossimo congresso del Nuovo PSI che dovrebbe sancire l’uscita dalla maggioranza e l’unificazione con lo SDI.