Notiziario di Venerdì 26 Agosto 2005
Parte la campagna d’autunno del centro sinistra alla Provincia regionale di Agrigento. Una campagna pianificata, programmata, preparata nei minimi particolari, con incontri, documenti, mozioni. Oggi il primo atto, con la richiesta ufficiale di dimissioni del presidente Enzo Fontana, invitato a gettare la maschera e a prendere atto del fallimento politico ed amministrativo. Troppo comodo, si legge nel documento congiunto dei gruppi dell’Unione, scaricare le colpe dei fatti gravissimi che sono accaduti ed accadono alla Provincia sui singoli personaggi. Le colpe in questione sono i corsi di formazione fantasma, il collasso della viabilità provinciale, la questione aeroporto con il contorno che ne consegue, l’inadeguatezza delle infrastrutture scolastiche, un Ato idrico e rifiuti non ancora decollati, per finire alla vicenda dei consiglieri rimossi, Iacono e Lo Giudice. Su quest’aspetto il centrosinistra non manca di lanciare velate stoccate anche al Ministero degli Interni per il ritardo con cui i due, coinvolti nell’inchiesta Alta Mafia, sono stati rimossi, nel momento in cui assumevano una posizione molto critica nei confronti della gestione Fontana, come altrettanto singolare è la coincidenza, lo scorso mese di dicembre, del contemporaneo trasferimento del questore e del prefetto di Agrigento, all'indomani della richiesta di attivare le procedure per le ispezioni alla Provincia. Ma c’è un merito che il centrosinistra riconosce alla Giunta Fontana: quello di avere mostrato grande capacità nel settore della organizzazione di spettacoli e fiere. È giunta l'ora, si conclude il documento, che Fontana e i suoi uomini vadano a casa e si ridia la voce agli elettori. Da parte sua Fontana non ha voluto commentare né replicare l’attacco durissimo del centrosinistra. Non rispondo a dichiarazioni strumentali e provocatorie, si è limitato a dire.