Notiziario di Mercoledì 24 Agosto 2005
Edifici non adeguati alle normative europee in fatto di sicurezza degli impianti; istituti ospitati in immobili umidi e con scarsa illuminazione; arredi e sussidi scolastici insufficienti; impianti di riscaldamento non idonei e mal funzionanti. Per non parlare dei problemi burocratici che provocheranno ritardi nell’avvio del piano trasporti e delle attività extrascolastiche per gli studenti. Questa, in sintesi, la fotografia scattata dall’Ulivo di Agrigento sulla situazione delle scuole in città, a ormai poco meno di un mese dall’inizio dell’anno scolastico. Una situazione davvero allarmante, tuonano i consiglieri Hamel, Licata e Lauricella, per i quali ad Agrigento il diritto allo studio viene calpestato. I tre, in particolare, fanno riferimento alla carta dei servizi scolastici che garantisce il diritto dello studente a studiare in un ambiente confortevole, igienico e sicuro. Ed invece, proseguono i tre, gli istituti agrigentini continuano ad avere i problemi di sempre e l’amministrazione comunale è incapace di avviare un programma di interventi sufficiente a soddisfare i bisogni minimi degli studenti e del corpo docente. L’attenzione dei tre si sposta poi sulla situazione a contrada Calcarelle, la cosiddetta cittadella degli studi, una zona, però, a loro dire, completamente abbandonata. La strada di collegamento è piena di buche, con ristagni d’acqua, con i marciapiedi stretti e dissestati, senza controllo della polizia urbana e con un costante pericolo per gli attraversamenti pedonali. Questo contesto preoccupante conferma, proseguono i tre, l’assoluta insensibilità dell’amministrazione comunale. L’ulivo su questi problemi investirà il consiglio comunale perché venga formulato un atto di indirizzo affinché gli interventi comunali siano tempestivi e programmati e non, concludono Hamel, Licata e Lauricella, come è successo ogni anno, occasionali e finalizzati a tamponare emergenze e situazioni di crisi.