Notiziario di Sabato 23 Aprile 2005
E passiamo alla giudiziaria. Nuova udienza, ieri, al processo sulla villa realizzata abusivamente nella valle dei templi, di proprietà dell’ex sindaco di Agrigento, Calogero Sodano, oggi senatore dell’UDC, imputato assieme ad altre cinque persone. Ieri ha deposto l’ex responsabile dell’ufficio del settore edilizia privata del comune, Elvira Quintini, che ha ricordato come venne rimossa da Sodano dall’incarico in coincidenza con l’esplodere della vicenda giudiziaria della villa abusiva. Sentita anche Maria Amato, consulente finanziario, che ha ribadito che i lavori di ristrutturazione della villa sono stati pagati con assegni firmati da Sodano. E oggi il senatore ha convocato una conferenza stampa a seguito della condanna ad un anno inflittagli una settimana fa dal tribunale di Agrigento nel processo Sorella acqua. E’ tornato a parlare ad una settimana dalla sentenza emessa nei suoi confronti dai giudici di Agrigento al processo Sorella acqua. Lui è il senatore dell’UDC Calogero Sodano, ex sindaco di Agrigento, condannato per avere distribuito agli agrigentini tra il marzo del 97 e il maggio del 2001, periodo coinciso con il suo secondo mandato di sindaco, acqua inquinata. E’ una sentenza ingiusta che mi condanna senza considerare le responsabilità di funzionari e dei tecnici, ha detto. E’ un Sodano amareggiato quello che oggi ha incontrato i giornalisti per difendersi dalle accuse. E’ un reato inesistente, dice carte alla mano, perché i giudici non hanno preso in considerazione i valori emersi dalla perizia del tribunale, ritenuti non pericolosi per la salute pubblica.