Notiziario di Venerdì 4 Giugno 2004
Accantonata la discussione sul bilancio di previsione 2004, se ne riparlerà dopo le elezioni, il consiglio provinciale di Agrigento, ieri sera, ha approvato, a maggioranza, il piano triennale delle opere pubbliche. Rispetto allo schema predisposto dalla Giunta Fontana, l’aula ha apportato alcune modifiche, presentate dalla commissione consiliare Lavori Pubblici, presieduta dal consigliere Vincenzo Gangemi. Tre, in particolare, gli emendamenti: il primo è relativo alla realizzazione della strada esterna Mandra, in territorio di Grotte, per la quale si prevede un finanziamento attraverso un mutuo con la cassa depositi e prestiti; il secondo è relativi all’anticipo al 2005 della realizzazione di un itinerario Liberty a Licata e il terzo per la realizzazione di una caserma dei Vigili del Fuoco a Sciacca. Approvato anche l’emendamento proposto dal consigliere Rolando Montalbano di Nuova Sicilia sull'inserimento del progetto di consolidamento e di sistemazione idrogeologica della zona di Santo Stefano di Quisquina. La commissione Lavori Pubblici ha anche proposto al consiglio alcuni atti di indirizzo relativi all’ampliamento del liceo scientifico King di Favara e per la costruzione di cinque nuove aule, per il completamento del terzo stralcio della strada Ravanusa-Roba del duca e della Cammarata-Casteltermini. Soddisfatto del voto del consiglio si è detto il presidente della provincia Fontana per il quale gli emendamenti approvati non hanno stravolto il piano triennale frutto, ha proseguito, della sinergia tra Giunta, consiglio e commissione consiliare. Soddisfazione anche da parte del consigliere Montalbano di Nuova Sicilia, mentre il gruppo DS lunedì prossimo terrà una conferenza stampa per illustrare le ragioni del voto e della posizione assunta sul piano triennale e per annunciare la linea da seguire in vista della discussione sul bilancio 2004. Contro la delibera di piano triennale hanno votato i consiglieri Tuttolomondo di Rifondazione comunista e Falzone e Bruno della Margherita per i quali il piano non è altro che la riproposizione di opere pubbliche mai realizzate. I lavori d’aula riprenderanno adesso il prossimo 22 giugno, dopo la pausa elettorale per le Europee.