Notiziario di Sabato 20 Marzo 2004
Resi pubblici gli atti relativi agli interrogatori del primo luglio 2003 e del 9 febbraio scorso, ai quali è stato sottoposto dai PM di Palermo il presidente della Regione Salvatore Cuffaro, indagato nelle inchieste su mafia e politica e sulle presunte talpe alla DDA. Nei due interrogatori, il Governatore sarebbe caduto in contraddizioni, in ordine, soprattutto, alla collocazione temporale della scoperta delle microspie in casa del capomafia Giuseppe Guttadauro, su cui ruota l’inchiesta su mafia e politica. I pm fanno osservare al presidente che nel suo primo interrogatorio aveva affermato di avere saputo dell'esistenza di intercettazioni dai giornali, nel dicembre 2002. Da parte sua, invece, l’ex assessore comunale di Palermo, Mimmo Miceli, in carcere dal giugno scorso, ha affermato che ad avvertirlo dell'esistenza delle intercettazioni era stato Cuffaro nella primavera del 2002, cioè parecchi mesi prima. I magistrati mettono insieme queste date e lo scorso febbraio chiedono ancora a Cuffaro da chi abbia appreso la notizia. Il governatore conferma di averla saputa dai giornali, subito dopo il primo arresto di Guttadauro, nel mese di maggio 2002 e non più nel dicembre di quell'anno, come aveva sostenuto in precedenza.