Notiziario di Martedì 20 Maggio 2003
Polemiche dopo la decisione di concedere gli arresti domiciliari ad Enzo Salvatore Brusca, fratello di Giovanni, entrambi arrestati nel maggio del 96 in una villetta di Cannatello, ad Agrigento. Enzo Salvatore Brusca deve scontare una condanna definitiva a 30 anni di carcere per aver strangolato e poi sciolto nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Mario Santo. Un bel regalo a mio fratello, commenta Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso 11 anni fa. Un commento ironico per mascherare la rabbia per la decisione dei giudici di Roma. Non capisco perché non si debbano dare questi benefici, sostiene invece Pietro Grasso, procuratore di Palermo, il quale aggiunge che esiste una legge dello Stato che premia il collaboratore di giustizia che contribuisce con le sue a portare avanti le inchieste su Cosa Nostra. Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Niky Vendola, di Rifondazione comunista, per il quale i giudici non hanno fatto altro che applicare le leggi.