Notiziario di Giovedì 9 Gennaio 2003
Da due anni Agrigento è città d’arte anche per decreto. Ma solo adesso il comune comincia a muovere i primi passi per mettere in pratica questo importante riconoscimento assegnato dalla regione siciliana. Le prime misure adottate riguardano il settore del commercio per il quale si parla di una sorta di "deregulation", di una divisione, in pratica, delle zone in aree disciplinate ognuna in modo diverso dalle altre, a cominciare dal parco archeologico, la cui area viene disciplinata in modo diverso dal resto del territorio cittadino. Sulla base del decreto i commercianti, senza distinzione di ubicazione, saranno lasciati liberi di fare le loro scelte e saranno le organizzazioni di categoria a stabilire i criteri da adottare sugli orari e sui giorni festivi in cui aprire o tenere chiusi gli esercizi. Il discorso riguarda anche il traffico che può essere regolamentato in funzione della dichiarazione di zone di interesse artistico e turistico. Si può così decidere di creare isole pedonali o realizzare percorsi alternativi o particolari in funzione proprio delle diverse esigenze. Per esempio si potrebbe chiudere la via Atenea in certe ore del giorno o l’area archeologica. Dunque, Agrigento città d’arte e ad economia prevalentemente turistica. E d’altronde i requisiti ci sono tutti: Agrigento possiede una costa stupenda e in molti tratti incontaminata, un’area archeologica tra le meglio mantenute al mondo, una Valle dei Templi attrazione turistica e un paesaggio naturale tra i più splendidi della Sicilia. Una terra, insomma, ricca di bellezze artistiche e monumentali. L’auspicio è che adesso vengano pianificati e programmati interventi a favore del turismo e dell’arte che creino occasioni di lavoro.