Notiziario di Venerdì 1 Febbraio 2008
Il 29 marzo del 2004 un terremoto politico-giudiziaria si abbattè sulla provincia di Agrigento. Nel corso di un blitz antimafia, la Squadra Mobile di Agrigento arrestò 42 persone, tra boss, politici e cosiddetti colletti bianchi. Mafia, politica e appalti: questo il contesto dell’operazione battezzata Alta Mafia dagli inquirenti. Tra gli arresti eccellenti, quello dell’ex deputato e assessore regionale Vincenzo Lo Giudice. Oggi le pesanti richieste dell’accusa al termine della requisitoria nel corso dell’omonimo processo in corso di svolgimento al Tribunale di Agrigento. Al centro della vicenda giudiziaria anche diversi appalti come quello per l'urbanizzazione di Villaseta, frazione di Agrigento, l'appalto per la scuola di Comitini e il centro commerciale di Castrofilippo. Il servizio.
18 anni. E’ la richiesta di condanna nei confronti dell’ex deputato e assessore regionale dell’Udc, Vincenzo Lo Giudice, imputato eccellente al processoAlta Mafia in corso davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta dal giudice Antonia Sabatino, a latere Marco Salvatori e Alberto Davico. A formulare la richiesta i Pm della Dda di Palermo, Fernando Asaro e Corrado Fasanelli, al termine della lunga requisitoria conclusa stamani. Sul banco degli imputati, assieme a Lo Giudice, altre 14 persone che hanno scelto il rito ordinario, al contrario di un’altra ventina di imputati che invece ha scelto il rito abbreviato davanti al Gip di Palermo. I pm, complessivamente, per i 15 imputati hanno chiesto circa 70 anni di carcere. La pena di 16 anni è stata chiesta per il presunto capo mafia Calogero Di Caro. Tra gli imputati c'é anche l'ex sindaco di Canicattì, Antonio Scrimali per il quale sono stati chiesti 3 anni e mezzo, l'ex ingegnere capo del Genio civile di Caltanisetta, Salvatore Iacono, per il quale è stato chiesto 3 anni e 8 mesi, mentre 2 anni e mezzo sono stati chiesti per il pentito Maurizio Di Gati. E ancora 3 anni per Francesco Castaldo, 1 anno per Salvatore Curtopelle, 5 anni per Salvatore Failla, ex presidente dello Iacp di Agrigento, 2 anni e 6 mesi per Diego Fanara, 2 anni per Salvatore Giambarresi, 3 anni per Calogero Rino Lo Giudice, figlio di Vincenzo Lo Giudice e 6 anni e 6 mesi per Calogero Marino. Assoluzione chiesta incece per Emanuele e Vincenzo Guarneri. L'operazione Alta Mafia, condotta dalla squadra mobile di Agrigento, scattò il 29 marzo del 2004. In manette finirono esponenti politici, dipendenti pubblici e liberi professionisti. Le indagini fecero luce su un intreccio politico-mafioso per il controllo e l'aggiudicazione di appalti pubblici. Il personaggio più noto finito in manette fu Vincenzo Lo Giudice, più volte deputato regionale e già assessore regionale ai Lavori pubblici, ritenuto legato agli ambienti mafiosi di Canicattì, sua città d'origine. Nelle prossime settimane, spazio alle arringhe dei difensori. La sentenza è prevista per la fine del mese.