Notiziario di Mercoledì 1 Marzo 2006
Ancora giudiziaria. Erano stati denunciati da Sky Italia per aver immesso sul mercato un decriptatore per pay-tv capace di condividere il segnale televisivo digitale. Ieri Giovanni Vullo e Pasquale Patti, due imprenditori di Agrigento, sono stati assolti perché "il fatto non costituisce reato" dal giudice monocratico. Per i due imprenditori, titolari della Dibitech, i problemi giudiziari erano iniziati a causa del cosiddetto Sharer, brevettato e messo in commercio un anno prima che la tv a pagamento lanciasse sul mercato il servizio Sky Multivision. L'accusa nei confronti di Vullo e Patti era di violazione della legge sul diritto d'autore: il loro prodotto era in grado di condividere le cosiddette smart card per la ricezione di canali televisivi via etere, cavo e satellite. Sky Italia, tramite l'avvocato milanese Sergio Spagnolo, si era costituita parte civile e aveva chiesto un maxirisarcimento, ma secondo i difensori di Vullo e Patti la multinazionale ha già ottenuto quello che in fondo desiderava: Sky ha reso il prodotto dei due imprenditori agrigentini superato e obsoleto.