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Licata. Attentati incendiari a carro allegorico e a pasticceria.
Notiziario di Mercoledì 1 Marzo 2006

In apertura la cronaca. La criminalità a Licata non intende abbassare la guardia. Nelle ultime ore sono avvenuti due attentati incendiari: uno contro un carro allegorio, l'altro, nel corso della notte appena trascorsa, ai danni di una pasticerria. E prosegue l'azione di contrasto delle forze dell'ordine: questa mattina sono stati arrestati due giovani. Il servizio.
La criminalità organizzata non si arrende e risponde subito allo Stato che nei giorni scorsi aveva fatto la voce grossa con una imponente operazione di controllo del territorio. Nel giro di due giorni si sono registrati altrettanti attentati incendiari: preso di mira perfino Re Burlone. Ignoti hanno dato alle fiamme infatti il carro Folclore siciliano realizzato da gruppo rinasciata insieme agli scout dell'Agesci Licata tre. Inoltre sui muri della città sono stati affissi dei manifesti a lutto per annunciare la morte del carnevale licatese. La molotov contro il carro allegorico parcheggiato all'interno della stazione dei pullman è stata lanciata poco dopo la mezzanotte di ieri. La sfilata era finita da poco e a bordo del carro c'era ancora uno degli organizzatori. L'uomo è riuscito a stento a salvarsi. Le fiamme lo avevano già circondato. Nemmeno il tempo di avviare le indagini e i poliziotti si sono ritrovati con un altro episodio simile. Ignoti malviventi hanno dato alle fiamme il furgone di un pasticciere locale, Angelo Bonvissuto, 46 anni. I danni sono ingenti. L'uomo è stato già sentito dagli inquirenti ma non ha saputo fornire elementi importanti per le indagini. Ma la lotta tra lo Stato e criminalità organizzata va avanti senza esclusioni di colpi. Ieri notte, i poliziotti hanno tratto in arresto due giovani pregiudicati del luogo. Si tratta di Pierangelo La Cognata, 26 anni e Gaetano Paraninfa di 18 anni. I due erano penetrati all'interno del bar Daccapo, ubicato a poche centinaia di metri dal commissariato per un furto. Avevano perfino acceso tutte le luci. Qualcuno però ha notato qualcosa di sospetto ed ha chiamato prontamente i poliziotti che sono intervenuti immediatamente. I due giovani sono stati colti in flagranza di reato e quindi sono stati accompagnati al carcere di contrada Petrusa a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Licata in questo momento è la città siciliana con il più alto tasso di delinquenza. Lo scorso anno si erano registrate ben sessanta intimidazioni, quest'anno già siamo a quota 12, tre rapine in banca negli ultimi quindici giorni. Proprio per questo motivo, la società civile ha deciso di scendere in piazza. Non vuole arrendersi a questo stato di cose. La gente chiede di essere più protetta, chiede un intervento forte dello Stato magari blindando proprio la cittadina marinara. La marcia per la legalità è stata voluta fortemente dall'amministrazione comunale guidata da Angelo Biondi che più volte è intervenuto negli ultimi tempi per invitare la gente a collaborare con la giustizia, denunciando i sopprusi, gli attentati intimidatori.
 
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