Notiziario di Mercoledì 5 Ottobre 2005
Il comune di Agrigento sull’orlo del dissesto finanziario. Siete i soliti catastrofisti: la situazione è sotto controllo. Da giorni il dibattito politico in città è scandito dal balletto di accuse e contraccuse tra opposizione e maggioranza. Da una parte i consiglieri del centro sinistra che da tempo lanciano l’allarme sui conti in rosso, dall’altra il sindaco Piazza e l’assessore alle Finanze, Zambuto, che rimandano al mittente le accuse, precisando che dal 2001 il comune è costretto a pagare vecchi debiti contratti dalle amministrazioni in carica negli anni 80. Intanto, però, i nodi vengono al pettine. Dall’inizio del mese il comune è costretto ad operare in gestione provvisoria. Significa che si possono pagare stipendi, obbligazioni, mutui e contratti. Per il resto i rubinetti sono chiusi. La Giunta non ha ancora trasmesso la delibera sull’equilibrio di bilancio e di verifica finanziaria la cui scadenza era fissata al 30 settembre. Stanno cercando le estreme soluzioni per tamponare le falle di un bilancio disordinato, chiosano Hamel, Licata e Lauricella. E’ solo un fatto tecnico, replica Zambuto, che sarà risolto nei prossimi giorni. Tuttavia è un segnale di malessere per i conti sempre più in rosso del comune. Una situazione aggravata anche dai provvedimenti contenuti nella finanziaria del governo nazionale che ha tagliato grosse fette di trasferimenti di risorse a favore degli enti locali. Piazza auspica una modifica in sede di discussione alla Camera anche se ribadisce che il comune non ha fatto sprechi in ordine alle consulenze e auto blu, due settori sui quali il ministro Tremonti ha bacchettato i sindaci.