Notiziario di Giovedì 29 Settembre 2005
Certificati di agibilità inesistenti, classi improvvisate nei corridoi, calcinacci che cadono, mancanza di spazi. I dati sulle condizioni strutturali nelle scuole italiane, pubblicati dall'indagine "Imparare sicuri 2005" rilevano che una scuola su dieci non dà garanzie di sicurezza e che una su quattro non raggiunge la piena sufficienza. E la Sicilia e la provincia di Agrigento, in questa speciale classifica, detengono la maglia nera. E’ proprio l'istituto "Francesco Cangiamila" di Palma di Montechiaro, ad aggiudicarsi l'ultimo posto della classifica, con giudizio pessimo. Una scuola non in regola con i certificati, dove non esistono palestre e dove la ginnastica si fa in giardino o nelle aule. Il sindaco Rosario Gallo scarica la responsabilità sulla gestione logistica dei dirigenti scolastici: "Abbiamo un piano, presto la situazione cambierà", assicura. Intanto i bambini della scuola materna, elementare e media vanno a scuola ogni giorno in queste condizioni. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, con alcune isole felici. A Montallegro, infatti, ben due scuole, la media Palumbo e la primaria S. Giovanni Bosco, sono ai primi posti della classificia per efficienza, con un valutazione "buono". Giudizio discreto, invece, per altre realtà scolastiche della provincia: la "Rapisardi" di Canicattì ha un punteggio pari a 79 su cento seguita, tra le altre, dall'istituto "Galilei" sempre di Canicattì e dalla scuola dell'infanzia dell'istituto comprensivo "Francesco Crispi" di Santo Stefano Quisquina. Cerchio rosso per il Liceo Scientifico Statale "Sciascia" di Canicattì ma anche per la "Roncalli" di Grotte con punteggi che non superano i 59 centesimi. Queste, solo alcune delle scuole citate. Una situazione che mette nuovamente in evidenza la realtà per molti versi precaria in cui versano la maggior parte degli edifici scolastici riaprendo così interminabili polemiche.