Notiziario di Venerdì 27 Agosto 2004
Sequestrati più di 38mila capi tra bovini, ovini, equini, caprini e suini; scoperti 4.976 capi non censiti; abbattuti 2.600 capi di bestiame perché infetti da brucellosi o tubercolosi, fatta eccezione di 346 capi che, al momento del controllo non sono stati rinvenuti; 139 capre girgentane sequestrate di cui 49 sono affette da brucellosi. È il bilancio di un'operazione della guardia di finanza di Agrigento e delle tenenze di Sciacca e Porto Empedocle con la collaborazione del Servizio Veterinario Nazionale. Attivata nei mesi scorsi in tutta la provincia agrigentina, l’operazione della polizia veterinaria ha dato i suoi frutti di grande peso sanitario per la nostra città. Le violazioni sanitarie sono state effettuate da ben 213 aziende zootecniche della provincia per cui sono scattate, per circa 200 persone, denunce per l’inosservanza di disposizioni amministrative e sanitarie e sanzioni per oltre 500 mila euro. 6 aziende sono risultate non censite dal servizio veterinario nazionale e altre 61 non sono risultate indenni. Nell'ambito delle stesse indagini, le Fiamme gialle hanno sequestrato 180 chilogrammi di prodotti caseari non commestibili, 340 chilogrammi di farina di latte, che pur essendo destinati all'alimentazione del bestiame, furono usati per produrre formaggi e ricotta. E ancora. Sequestrato un pozzo d’acqua ed un motore elettrico per emungimenti illeciti e dannosi per gli stessi animali. Ma l’operazione non si è conclusa solo con questo pesante bilancio per le gravose condizioni sanitarie di bestiame allevato in molte aziende agricole dell’hinterland. Le fiamme gialle proseguiranno le indagini, soprattutto, per capire quale sia la destinazione degli animali infetti da brucellosi e tubercolosi.