Notiziario di Venerdì 3 Ottobre 2003
Avevano truffato centinaia di anziani facendo firmare loro con l'inganno, contratti di abbonamento ai diversi gestori di telefonia fissa. Con l'accusa di truffa quindici persone sono state denunciate dai carabinieri di Sambuca di Sicilia. Sette di loro, tra cui due coniugi titolari di un'agenzia di telefonia, sono accusate di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e le altre otto di truffa semplice. Le persone da truffare venivano individuate soprattutto tra quelle più anziane e con problemi di movimento. Secondo gli inquirenti, in qualche caso erano gli stessi presunti truffatori a falsificare le firme delle loro vittime. L'inchiesta andava avanti da 6 mesi. Durante questo periodo i carabinieri avevano ricevuto circa 300 denunce da parte di persone che si vedevano recapitare in casa bollette telefoniche di ditte con le quali pensavano di non aver mai stipulato alcun contratto. Il territorio d'azione delle persone denunciate, che guadagnavano provvigioni tra uno e cinquanta euro per ciascun contratto stipulato, era compreso tra i comuni di Palazzo Adriano e Corleone, nel palermitano e Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento.