Notiziario di Venerdì 3 Ottobre 2003
Una tragedia del mare, l’ennesima nel Canale di Sicilia, che solo per un miracolo non ha avuto un bilancio ancor più drammatico. Una carretta con 30 extracomunitari a bordo è colata a picco a 37 miglia a sud di Lampedusa. Il naufragio è avvenuto poco prima dell’alba, in acque internazionali. Sul posto della sciagura si sono portate le motovedette della Guardia Costiera e della Finanza di Lampedusa, ma dopo un po’ i due mezzi navali hanno fatto rientro nell'isola. Le operazioni di soccorso sono state condotte da una motovedetta tunisina che è riuscita a salvare 29 immigrati. Per uno di loro, come detto, non c’è stato nulla da fare. Le onde lo hanno inghiottito quasi subito. Il suo corpo è stato recuperato. Nella zona di mare si è portata anche la nave Urania della Marina Militare. Dunque, il Canale di Sicilia si conferma il cimitero per tanti, troppi disperati immigrati che tentano di entrare in Europa. Una tragedia che riporta alla mente quelle di Lampedusa del marzo 2002 e quella di Capo Rossello del settembre successivo, ma anche i numerosi naufragi dei quali, purtroppo, non sempre si ha notizia. Ma quella appena trascorsa è stata una nottata movimentata a Lampedusa, con parecchi arrivi. Intorno alle 2 sono approdati 58 clandestini intercettati ad una trentina di miglia dall'isola. A scortare in porto gli immigrati sono stati gli uomini della Guardia costiera che, dopo l'identificazione degli extracomunitari, li hanno trasferiti nel centro di accoglienza. Due ore dopo un barcone con 14 clandestini a bordo, fra cui una donna, è stato intercettato dalle motovedette della Guardia Costiera a 38 miglia a sud di Lampedusa. A dare l'allarme alla Capitaneria di Porto è stato un peschereccio tunisino. E due barconi con Capitaneria di porto è stato un peschereccio tunisino. E due barconi con decine di clandestini a bordo sono stati avvistati nel Canale di Sicilia a 54 miglia a sud di Licata. Le due imbarcazioni si trovano in acque maltesi. Pare che una delle due abbia atteso l’altra per proseguire insieme nella rotta verso le coste siciliane. Dai porti di Licata, Porto Empedocle e Pozzallo sono partite delle motovedette, mentre nella zona sono confluite anche unità militari maltesi. A segnalare la presenza delle due imbarcazioni sono stati gli uomini della piattaforma posatubi Castoro sei.