Notiziario di Sabato 12 Aprile 2008

E occupiamoci di rigassificatore di Porto Empedocle. Dopo il via libera della commissione valutazione di impatto ambientale si registrano diversi interventi. Per i segretari regionale e provinciale della CISL, Paolo Mezzio e Mimmo Catuara, si tratta di un'enorme boccata d'ossigeno per l'occupazione e una grande chance per Porto Empedocle, nel contesto euro-mediterraneo. Per i due sindacalisti, "l'impianto, per la cui edificazione saranno disponibili 60 milioni di euro entro il 2011, darà una spinta rilevante all'economia della provincia, in cui il tasso di disoccupazione tocca punte del 20 per cento. E non mancano altre reazioni.
Reazioni e prese di posizione all’indomani della decisione del Ministero dell’Ambiente, di dare via libera alla valutazione di impatto ambientale al Rigassificatore di Porto Empedocle. Per Joseph Morici, del comitato no al rigassificatore, il parere è soggetto a prescrizioni di notevole rilevanza. Una di queste, sottolinea Morici, riguarda la dimensione dell’impianto che non sarebbe più con una capacità di 8 miliardi di metri cubi, ma che verrebbe notevolmente ridotto. Un’altra non meno importante questione, sottolinea ancora Morici, riguarda la sicurezza. Su questo punto, ribadisce Morici, la Sottocommissione della Valutazione di Impatto ambientale non si è espressa, demandando il tutto al Ministero dell’Interno. Per Legambiente, anch’essa contraria all’opera, nessuna sorpresa sul via libera della Commissione per la Valutazione dell’Impatto Ambientale. Per Mimmo Fontana, presidente regionale e Claudia Casa, del coordinamento cittadino, a questo punto la politica non può più rimanere “latitante”: è necessario, prosegue, un pronunciamento chiaro e definitivo sulle scelte per lo sviluppo socio-economico dell’intera provincia, e quella di volere reintrodurre l’industrializzazione nello scalo empedoclino è fortemente penalizzante per le naturali vocazioni del nostro territorio. I nostri politici devono dirci una volta per tutte, continua, di quali interessi intendono farsi portatori rispetto alla questione non già ambientale, che non esiste, ma a quella socio-economica che la scelta di replicare la fallimentare esperienza dell’industrializzazione a Porto Empedocle comporta. Da parte sua il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto, vuole capire quali saranno i vantaggi per il territorio, mentre per il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, è indispensabile un confronto coinvolgendo anche i cittadini.

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