Notiziario di Lunedì 7 Gennaio 2008
E’ Piero Mangione a rompere il muro di silenzio sulla vicenda dello stop dei lavori di dragaggio dei fondali del porto di Porto Empedocle. Per il segretario provinciale della Cgil una conclusione scontata, considerato che da tempo, aggiunge, il sindacato aveva manifestato la convinzione che i lavori non sarebbero stati conclusi, con gravi danni rispetto alle aspettative future. Per Mangione l’unico che potrà assicurare il dragaggio e la manutenzione permanente dei fondali è l’Enel, attraverso il progetto del rigassificatore. Chi sostiene che questo porto possa essere destinato alla competizione mediterranea, continua, non ha lucidità di visione e velleitariamente depista l’opinione pubblica meno avvertita dei problemi e meno informata, producendo disorientamento. Bisogna prendere atto che il rigassificatore è l’unica chiave per aprire una nuova fase al futuro del porto ed allo sviluppo dell’area industriale empedoclina e non solo, per cui, conclude, bisogna superare la riserva sicurezza. Questione che oggi il segretario provinciale di Rifondazione comunista, Giovanni Di Benedetto, rilancia con forza, con centinaia di manifesti fatti affiggere per le vie della città. Vediamo.