Notiziario di Giovedì 26 Aprile 2007
Conferenza stampa questa mattina del vice presidente del consiglio comunale Giuseppe Arnone sui problemi finanziari del comune di Agrigento. Per Arnone l’ente comunale è ormai al dissesto finanziario e proprio per questo motivo, sostiene, l’amministrazione Piazza ha provveduto ad aumentare l’Ici e l’Irpef. Questo è l’ultimo regalo, dice Arnone, della giunta Piazza. Queste ulteriori tasse dovranno spremere gli agrigentini altri milioni di euro in aggiunta a quanto già pagato. La costruzione del dissalatore, risulta molto oneroso per il Comune e proprio per questo motivo è stato necessario aumentare Ici e Irpef. Il Consiglio comunale entro il 30 aprile dovrà decidere se accogliere o meno le proposte di Piazza di aumentare le tasse, in caso di mancato accoglimento, ha concluso Arnone che stamani ha incontrato i giornalisti, si avrà la formale dichiatazione di dissesto finanziario dell’ente.
Vediamo il servizio.
E’ vergognoso che l’Amministrazione comunale guidata da Piazza chiuda la sua attività sferrando l’ultima coltellata fiscale ai danni dei cittadini. Questa scelta dissennata dimostra la verità dell’allarme lanciato dai Consiglieri Comunali dell’Ulivo Hamel e Lauricella che, per anni, hanno sempre cercato di richiamare il Sindaco e l’Amministrazione comunale per spingerli ad una riduzione delle spese e ad una gestione moderata del bilancio comunale. Oggi, il raddoppio dell’addizionale IRPEF proposto dall’Amministrazione comunale dallo 0,4% allo 0,8% determina, dicono i tre consiglieri, l’aumento di almeno centocinquanta euro di imposte per famiglia con un reddito medio, mentre per quanto riguarda l’Ici, anche sulla prima casa, determina l’aumento medio di almeno duecento euro per abitazioni di modesta dimensione. L’Amministrazione uscente lascia in eredità il disastro finanziario, dopo avere svenduto gli immobili comunali, dopo avere raddoppiato il costo della spazzatura, dopo avere applicato tutte le tasse immaginabili compresa quella sui gradini, oggi cerca altri quattromilioni di euro spremendo le tasche dei contribuenti.