Notiziario di Martedì 10 Aprile 2007

In apertura la cronaca, particolaremente ricca nel week-end pasquale. Tre i fatti salienti: il tentato omicidio di Licata, l’incendio al Villaggio Mosè di un negozio e la pietosa fine di un anziano, a Naro, morto carbonizzato. Seguiamo il servizio.
Un agguato per meno di mille euro. Sarebbe questo il movente che ha spinto Angelo Cantavenera, 41 anni, rivenditore di automobili di Licata a sparare almeno sette colpi di pistola, due dei quali andati a segno a una coscia e a una gamba, contro Sebastiano Bona, 38 anni, ristoratore, anche lui licatese. I particolari sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa del dirigente del commissariato di Polizia, Cesare Castelli. E' a lui che ieri sera il rivenditore di automobile, braccato dalle forze dell'ordine, si è costituito presentandosi con il suo avvocato. Angelo Cantavenera, secondo quanto si è appreso, aveva venduto un'auto di grossa cilindrata a Bona che, però, ritenendola difettosa, avrebbe preteso un rimborso. Ne è nata una lunga controversia sfociata ieri, giorno di Pasquetta, verso mezzogiorno, nel ferimento di Bona nel centralissimo rettifilo Garibaldi a Licata. Cantavenera è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria con l'accusa di tentato omicidio, porto e detenzione di arma illegale e sparo in luogo pubblico. E le festività pasquali sono state macchiare, in provincia di Agrigento, di altri episodi. Al Villaggio Mosè, sabato notte, si è vissuto il dramma dell’Agrimarket, per il rogo di un negozio di articoli da regalo. Le fiamme hanno distrutto uno scooter e un autovettura. Sul posto hanno operato fino alle prime ore del giorno vigili del Fuoco agenti della Polizia di Stato, carabinieri e fiamme gialle. Il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato drammatiche conseguenze. Al di là dell’episodio sul quale indagano gli inquirenti pare che la criminalità organizzata abbia alzato il tiro. Commercianti e residenti invocano adesso più controlli dopo il nuovo incendio, il secondo in un mese. E domani le 20 famiglie sfollate del palazzo Agrimarket, dopo essere state per un mese in albergo, occuperanno per protesta Palazzo dei Giganti. E a Naro, dramma della solitudine dove un anziano, Salvatore Vassallo, è morto carbonizzato a seguito di un incendio che si è propagato nella sua abitazione. L’uomo, secondo una prima ricostruzione, poco prima di mettersi a letto avrebbe accesso un lumino accanto alla foto della moglie morta.

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